Al via il 22 settembre il progetto di divulgazione (gratuito) aperto a tutti gli studenti del Piemonte, della Valle d'Aosta e (da quest'anno) della provincia di Messina. Nel programma delle attività anche Io Vivo Sano, l'iniziativa che punta a diffondere i princìpi della sana e corretta alimentazione
Il via è previsto per il 22 settembre, a Torino. È ai nastri di partenza l’undicesima edizione del progetto «Diderot», organizzato per la prima volta dalla Fondazione CRT nel corso dell’anno scolastico 2006-2007 e riconosciuto come un’eccellenza nazionale pure dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il progetto - da sempre radicato in Piemonte e Valle d’Aosta, ma pronto ad approdare anche in provincia di Messina - si propone come un ampliamento dell’offerta formativa per i ragazzi di età compresa tra 6 e 20 anni, che possono «avvicinarsi in modo creativo e stimolante a discipline non sempre inserite nei programmi curriculari: dall’arte alla matematica, dall’economia all’informatica, dalla tutela della salute e dell’ambiente alla filosofia», afferma Massimo Lapucci (nella foto), segretario generale della Fondazione CRT, al cui fianco - anche questo anno - ci sarà la Fondazione Umberto Veronesi.
APPUNTAMENTO CON IO VIVO SANO - Il connubio tra i due enti funziona, se l’accordo è prossimo a decollare per il quinto anno consecutivo. A rendere accattivante l’offerta, secondo Lapucci, «è la capacità di proporre approcci innovativi sui temi della salute, dell’alimentazione, dei corretti stili di vita: questioni di grande importanza nel percorso formativo dei ragazzi». Per i primi tre anni gli studenti piemontesi e valdostani hanno avuto modo di toccare con mano i danni fisici e psicologici provocati indotti dal fumo di sigaretta, grazie a No Smoking Be Happy. L’anno scorso, come quello che è alle porte, è stato invece dedicato a Io Vivo sano, il progetto che punta a diffondere i principi di una sana e corretta alimentazione attraverso i risultati della ricerca scientifica nel campo della nutrigenomica. Attività che, complessivamente, hanno chiamato a raccolta oltre tredicimila studenti tra Torino, Biella e Cuneo. «Siamo grati alla Fondazione CRT perché, grazie al suo supporto, ci ha permesso di ideare attività rivolte alle scuole, che oggi ci vengono richieste in tutto il Paese», spiega Monica Ramaioli, direttore generale della Fondazione Umberto Veronesi.
«DIDEROT» SBARCA IN SICILIA - Dopo dieci anni, il progetto «Diderot» ha oggi un respiro nazionale. Si spiega così la scelta di «esportarlo» anche in Sicilia, nella provincia di Messina. «Il nostro obiettivo è contribuire alla crescita e alla formazione dei ragazzi, anche in vista del loro ingresso nel mondo universitario o del lavoro - prosegue Lapucci -. Tutte le linee didattiche, a partecipazione gratuita, si articolano in workshop, laboratori, video-lezioni, visite, seminari, incontri con esperti o testimonial, concerti e rappresentazioni teatrali». Un impegno che trova conferma nei numeri. «Diderot» ha finora coinvolto oltre 650mila studenti, 31mila classi e quasi 44mila docenti. Investimento complessivo da parte della Fondazione CRT: 16,5 milioni di euro. Per quest’anno sono previste quindici linee didattiche, di cui quattro nuove: due sull’economia («Prime note di economia», «Rendere possibile…un’impresa impossibile»), una sui cicli dei prodotti agroalimentari («Le mie impronte sul pianeta») e una di linguistica («Viaggio nella grammatica fantastica»).