La delegazione locale, grazie all'iniziativa "Uniti come una pigna", ha raccolto la somma necessaria per finanziare i "travel grant" dei giovani scienziati calabresi Enrico Iaccino e Pasquale Laise
«Per debellare il cancro è necessaria un’opera di sensibilizzazione costante che, partendo dalla scuola, sia protesa al coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni». Così Mariano Piro, responsabile della delegazione di Vibo Valentia della Fondazione Umberto Veronesi, presentava poco più di un mese fa la seconda edizione dell’iniziativa di solidarietà e beneficenza “Uniti come una pigna”, finalizzata alla sensibilizzazione dei ragazzi e alla raccolta fondi. Missione compiuta: anche il "bis" s'è rivelato un successo, con la differenza che oltre a numerosi istituti scolastici del territorio (14), all'iniziativa si sono associati svariati comuni del territorio provinciale (9). Da qui la soddisfazione di Piro, promotore del progetto organizzato in seguito alla precoce scomparsa di suo figlio Domenico Marco: «Il secondo appuntamento del progetto messo in piedi soltanto un anno fa come contributo alla ricerca scientifica è la chiara dimostrazione di come sia possibile ampliare la solidarietà nel tentativo di contrastare più efficacemente l’insorgere di patologie tumorali».
Il ricavato delle diverse manifestazioni è stato devoluto alla Fondazione Umberto Veronesi, presente nel capoluogo calabrese da quasi un anno, e servirà a finanziare nel 2016 l'attività di ricerca di due giovani scienziati all'estero: Enrico Iaccino (a sinistra nella foto, al lavoro contro il tumore al seno e Pasquale Laise (a destra nella foto, impegnato nella ricerca sul tumore ovarico).