Obiettivo
Valutare l’efficacia della crioablazione (rispetto all’approccio chirurgico standard) nel trattamento dei tumori al seno a stadio precoce e a basso rischio.
Dove si svilupperà la ricerca
Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano
Coordinatore: Franco Orsi
Partecipanti
Paolo Della Vigna, Mattia Intra, Francesca Magnoni, Elisabetta Munzone, Nadia Bianco, Enrico Cassano, Antuono Latronico, Luca Nicosia, Maria Cristina Leonardi, Nicola Fusco, Gabriella Pravettoni, Mara Negri, Patrick Maisonneuve
Nel tempo il trattamento chirurgico del cancro al seno si è evoluto sempre di più verso un approccio conservativo, e la ricerca di strategie sempre meno invasive procede tuttora. Le nuove prospettive includono l'utilizzo di strategie percutanee, tra cui la crioablazione: una tecnica che usa temperature molto basse per distruggere le cellule (guidata da strumenti di imaging), già utilizzata nel trattamento di molteplici tumori maligni solidi. Numerose ricerche hanno mostrato che la crioablazione è efficace anche per il tumore al seno: mancano tuttavia evidenze robuste sui suoi benefici a lungo termine e sulla qualità di vita.
Questo progetto vuole verificare se, nei carcinomi mammari a stadio precoce e a basso rischio, l’efficacia della crioablazione sia paragonabile o superiore a quella della chirurgia. L’ipotesi è che la crioablazione possa eliminare la lesione tumorale garantendo al contempo alle pazienti una migliore qualità di vita (minori disagi legati al trattamento, nessuna necessità di anestesia generale, miglioramento dei risultati estetici e del benessere) e un conseguente minor impatto psicologico, oltre che un miglior rapporto costo-efficacia, rispetto all’approccio chirurgico standard.