Note biografiche:
- Nata a Benkivtsi (Ucraina) nel 1990
- Laureata in Biotecnologie Mediche presso l’Università degli Studi di Torino
- PhD in Scienze Biomediche e Oncologia presso l’Università degli Studi di Torino
Note biografiche:
La sindrome di Sézary è un raro e aggressivo linfoma cutaneo, con presenza di linfociti T maligni nel sangue. Il farmaco mogamulizumab, un anticorpo monoclonale che riconosce le cellule tumorali e attiva il sistema immunitario contro esse, ha migliorato considerevolmente la sopravvivenza dei pazienti. Purtroppo, il tumore può dare origine a recidive e trovare nuove strategie per sfuggire al controllo del sistema immunitario.
Studi recenti hanno mostrato che le cellule tumorali presentano livelli anormali delle proteine CD39, CD73 e CD38. Queste molecole svolgono un ruolo chiave nell’equilibrio tra attivazione e inibizione della risposta immunitaria, grazie a un serie di meccanismi molecolari che regolano la produzione di adenosina – un potente soppressore del sistema immunitario.
Obiettivo della ricerca sarà studiare il ruolo delle proteine CD39, CD73 e CD38 come marcatori prognostici e predittivi di risposta al trattamento con mogamulizumab. Inoltre, sarà valutata l’efficacia del mogamulizumab in combinazione con specifici inibitori della produzione dell’adenosina (in vitro). I risultati, se positivi, contribuiranno a migliorare l’efficacia della terapia, ripristinando la risposta immunitaria contro il tumore.
Università degli Studi di Torino