Note biografiche:
- Nata a Rieti nel 1990
- Laureata in Biologia Cellulare e Molecolare presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
- PhD in Biologia Umana e Genetica Medica presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Il medulloblastoma è il tumore cerebrale più diffuso nell’infanzia e ha origine nel cervelletto, l’area del sistema nervoso deputata al controllo dell’equilibrio e della coordinazione dei movimenti. Le terapie attuali contro il medulloblastoma prevedono l’asportazione chirurgica del tumore, seguita da radioterapia e chemioterapia. Il principale ostacolo, tuttavia, è dato dalla presenza di cellule staminali tumorali che sono resistenti alle terapie e hanno capacità di migrazione nella colonna spinale dei pazienti. È quindi necessario comprendere le strategie utilizzate dalle cellule staminali tumorali per “evadere” la terapia. All’interno delle cellule i mitocondri sono stati considerati per molto tempo solo come delle “centraline energetiche”. Recentemente, però, è emerso che nei tumori altamente aggressivi le funzionalità mitocondriali vengono “riprogrammate” per sostenere la crescita cellulare, la capacità di migrazione e la resistenza alla terapia. Obiettivo di questo progetto sarà analizzare la funzionalità dei mitocondri e il loro ruolo nel supportare la sopravvivenza e la resistenza alla radioterapia nel medulloblastoma ad alto rischio.
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma