La proteina NFAT nella resistenza al cortisone della leucemia pediatrica
Circa il 30% dei pazienti pediatrici affetti da leucemia linfoblastica acuta T (T-ALL), la malattia risulta resistente al trattamento con glucocorticoidi. Per questo motivo questi pazienti seguono un protocollo terapeutico più intenso, ma ciononostante hanno una prognosi peggiore rispetto agli altri pazienti che ricevono la stessa terapia. Il miglioramento della risposta ai glucocorticoidi è quindi un’importante sfida da affrontare.
In un recente studio è stato dimostrato come, nei pazienti con T-ALL resistenti, una proteina detta LCK sia più attiva del normale. La sua inibizione attraverso un farmaco già in uso in clinica per altre patologie (dasatinib) in combinazione con i glucocorticoidi è in grado di uccidere le cellule resistenti. Da questo studio è inoltre emerso che, nelle cellule T-ALL, LCK controlla l’attività di un’altra proteina chiamata NFAT. Con questo progetto si vuole dunque identificare quale sia il ruolo di NFAT e quali meccanismi regoli, aggiungendo un importante tassello nella comprensione dei meccanismi responsabili della resistenza alla terapia.
La ricerca punta a comprendere i meccanismi alla base della resistenza ai glucocorticoidi per migliorare la prognosi dei pazienti pediatrici con leucemia.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO:
Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Padova