Note Biografiche
• Nato a Urbino nel 1978
• Laureato in Biologia Cellulare e Molecolare all’Università degli Studi di Urbino
• PhD in Metodiche Farmaceutiche e Biochimiche all’Università degli Studi di Urbino
• Nato a Urbino nel 1978
• Laureato in Biologia Cellulare e Molecolare all’Università degli Studi di Urbino
• PhD in Metodiche Farmaceutiche e Biochimiche all’Università degli Studi di Urbino
L’alimentazione gioca un ruolo importante nei processi di sviluppo e progressione tumorale. In particolare, l’apporto calorico è in grado di influenzare la longevità di diverse specie animali e la restrizione calorica, ovvero la riduzione dell’apporto calorico senza arrivare alla malnutrizione, è in grado di ridurre l’insorgenza di tumori. Le ipotesi emerse negli ultimi anni suggeriscono che l’adattamento a una dieta in restrizione calorica possa indurre un rimodellamento della cellula mediato da cambiamenti epigenetici, ovvero da modificazioni che influenzano l’espressione dei geni senza alterare la sequenza del DNA.
Studi preliminari hanno già consentito di individuare differenze significative a carico di importanti modificazioni epigenetiche nel fegato di topi adulti (6 mesi) alimentati con una dieta a restrizione calorica rispetto a topi alimentati con una dieta standard o iperlipidica. Tali indagini sono state condotte attraverso una nuova tecnica, chiamata PAT-ChIP-seq, che consente di effettuare studi ad ampio spettro in campioni fissati in formalina e inclusi in paraffina. Le indagini verranno effettuate su topi giovani (3 mesi) e anziani (12 mesi) alimentati attraverso diversi regimi dietetici. I risultati di tali studi forniranno un contributo alla comprensione dei meccanismi che legano alimentazione e cancro, con possibili importanti ricadute non solo sulla prevenzione ma anche sulle strategie di trattamento delle patologie neoplastiche.
Università degli Studi di Urbino