NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Bojano (CB) nel 1976
- Laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
- PhD in Epidemiologia presso l’Università di Maastricht, Olanda
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base della letteratura scientifica che evidenzia i danni del bere in modo eccessivo, afferma che non esiste una dose minima di sicurezza per il consumo di alcol e la situazione ideale per la salute è di non bere affatto. Ciononostante, alcuni dati epidemiologici indicano una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari o di mortalità associata ad un consumo moderato e regolare di alcol, a causa dei quali molti medici e specialisti ancor oggi non sconsigliano l’assunzione di alcolici. Uno studio sul consumo moderato di bevande alcoliche aiuterebbe pertanto a fare chiarezza su questi aspetti controversi.
Questo progetto rientra in uno studio multicentrico randomizzato e controllato, che coinvolgerà 11 centri di ricerca internazionali. Lo studio, della durata di 6 anni, includerà 7.800 individui a rischio di malattie cardiovascolari (di età superiore ai 50 anni), che verranno randomizzati in due bracci di intervento (14g/die di alcol, cioè una dose pari ad un bicchiere, o l’astensione) e seguiti nel follow-up per la valutazione del loro stato di salute. La fase pilota, per la standardizzazione del protocollo e il controllo di eventuali criticità dello studio, sarà avviata nel 2017 in 7 centri, tra cui quello del presente progetto. Questo studio aiuterà ad analizzare il rapporto di cause-effetto del bere moderato sulle principali malattie croniche come le patologie cardiovascolari, il diabete e la mortalità per tutte le cause o causa specifica.
Beth Israel Deaconess Medical Center, Boston, USA