NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Milano nel 1973
- Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano
- PhD in Farmacologia, Tossicologia e Biotecnologie farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano
I virus del papilloma umano (HPV) sono un importante fattore di rischio per un sottogruppo di tumori della testa e del collo. I pazienti con tumori positivi a HPV sono più giovani e rispondono meglio alla terapia. Al tempo stesso, gli interventi terapeutici tradizionali (come radiazioni e chemioterapia a base di cisplatino) si accompagnano a effetti collaterali importanti con grande impatto per il paziente – e dunque occorre studiare nuove combinazioni terapeutiche. Gli inibitori della proteina PARP sono utilizzati prevalentemente nei tumori che presentano un deficit nella capacità di riparare adeguatamente il danno al DNA. Poiché i tumori testa-collo positivi a HPV rientrano in questa categoria, potrebbero essere un buon bersaglio per questi farmaci.
Obiettivo del progetto sarà verificare gli effetti della combinazione di olaparib (un inibitore PARP) e cisplatino, impiegando delle linee cellulari di tumori testa-collo positivi e negativi per HPV. In questo modo, sarà possibile verificare se esista una diversa sensibilità e i meccanismi molecolari in grado di spiegarla. In particolare, saranno identificati dei marcatori biologici che potrebbero diventare una “firma” per predire la risposta al trattamento.
Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano
Ogni anno vengono diagnosticati nel mondo circa mezzo milione di nuovi tumori della testa e del collo, di cui la metà localizzati nella laringe e nella faringe. Per anni la terapia principale per questo tipo di tumore è stata l'asportazione completa della laringe, anche se questa procedura comporta a gravi conseguenze a livello psico-sociale con un peggioramento della qualità della vita. È quindi necessario sviluppare approcci non chirurgici, anche se la mancanza di marcatori biologici noti (molecole collegate al tumore che permettano diagnosi precoce o monitoraggio) ostacola la ricerca di nuovi trattamenti.
Una molecola promettente sembra essere SMAD4, proteina che, se eccessivamente ridotta, aumenta il rischio di sviluppare diversi tipi di tumore. Inoltre SMAD4 sembra influenzare la sensibilità a farmaci utilizzati per trattare i carcinomi, come gli inibitori di PARP. Obiettivo del progetto sarà valutare SMAD4 come potenziale marcatore biologico per i trattamenti del tumore alla laringe. Nel dettaglio, verrà usato un nuovo approccio terapeutico (somministrando cisplatino e olaparib, un inibitore di PARP) e si cercherà di capire se SMAD4 possa prevedere l’efficacia di questo trattamento.
Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano
Istituto Europeo di Oncologia, Milano
Istituto Europeo di Oncologia, Milano