Note biografiche:
- Nata a Patna (India) nel 1987
- Laureata in Pharmacy presso Lovely Professional University, Chaheru (India)
- PhD in Pharmaceutical Technology presso Birla Institute of Technology, Mersa (India)
Il tumore della prostata è una delle principali cause di mortalità per neoplasia negli uomini. L’identificazione di marcatori biologici (molecole con valore informativo e prognostico) è fondamentale per la diagnosi precoce, così come è necessario sviluppare strumenti di analisi rapida, portatili, economici e affidabili che possano migliorare gli standard attuali. Obiettivo del progetto sarà impiegare un biosensore basato su un nuovo nanomateriale, in grado di rilevare il microRNA (piccoli frammenti di RNA con funzione regolatoria) miR-107 all’interno degli esosomi – cioè piccole vescicole rilasciate dal tumore che permettono di comunicare con l’ambiente circostante. Un’elevata presenza del miR-107 è stata correlata al cancro prostatico, e questa molecola sembra avere le potenzialità per diventare un marcatore biologico per la diagnosi precoce e la prognosi del carcinoma prostatico. Questo strumento avrà la capacità di essere portatile, facilmente utilizzabile e scalabile dal punto di vista economico, migliorando la diagnosi precoce nei pazienti con tumore prostatico e permettendo un migliore percorso terapeutico.
Università degli Studi di Napoli Federico II
Nel mondo, il tumore della prostata è una delle principali cause di mortalità per neoplasia negli uomini. La diagnosi precoce riveste un ruolo cruciale, perché apre la strada a terapie conservative, come la vigile attesa, e lascia tempo al medico curante di intraprendere la scelta più opportuna. L’identificazione di marcatori biologici è fondamentale per la diagnosi precoce, così come è necessario sviluppare strumenti di analisi rapida, economici e affidabili, che possano migliorare gli standard attuali. In quest’ottica, lo sviluppo di sensori basati su carta è promettente. Obiettivo del progetto sarà produrre una nano-sonda (nanoprobes) in grado di rilevare la presenza di specifici marcatori biologici nel sangue e di segnalare un tumore della prostata. Le nano-sonde saranno in grado di stabilire la presenza di specifiche sequenze nucleotidiche (DNA target) che si legheranno alla sonda stessa. Questo strumento avrà la capacità di essere portatile, facilmente utilizzabile e scalabile dal punto di vista economico, migliorando la diagnosi precoce nei pazienti con tumore prostatico e permettendo un migliore percorso terapeutico.
Università degli Studi di Napoli Federico II