NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Milano nel 1984
- Laureata in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare presso l’Università degli Studi di Milano
- PhD in Biotecnologie Applicate alle Scienze Mediche presso l’Università degli Studi di Milano
La maggior parte dei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B a fenotipo attivato (ABC-DLBCL) o con linfoma di Hodgkin classico (cHL) guarisce con chemio-radioterapia. Tuttavia il 20-30% è refrattario alla terapia di prima linea e il 15-25% ha una ricaduta dopo una remissione completa. Questi pazienti costituiscono una priorità medica cruciale, e l’identificazione di biomarcatori che permetta di identificarli precocemente rappresenta un obiettivo clinicamente rilevante.
Un approccio strategico per individuare meccanismi rilevanti nell’insorgenza di ABC-DLBCL e cHL refrattari potrebbe risiedere nell’analisi dei marcatori epigenetici, cioè di tutte le proteine e le molecole chimiche che servono a regolare il funzionamento del DNA e che possono essere alterate durante un processo tumorale. L’obiettivo di questo progetto è lo sviluppo di un metodo in grado di predire la refrattarietà alla chemioterapia in pazienti con ABC-DLBCL e cHL, andando ad analizzare i livelli di enzimi epigenetici in biopsie alla diagnosi. Inoltre, si identificheranno eventuali mutazioni nei geni codificanti per enzimi epigenetici su biopsie alla diagnosi di pazienti con ABC-DLBCL e cHL refrattario, al fine di individuare lesioni genetiche associate alla resistenza farmacologica.
Lo sviluppo di una classificazione epigenetica dei tumori predittiva della risposta alla terapia non solo consentirà di identificare alla diagnosi quei pazienti che non risponderanno alla chemioterapia, ma potrebbe fare luce su importanti meccanismi epigenetici coinvolti nella risposta al trattamento farmacologico.
Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI)
