Note biografiche:
• Nata a Padova nel 1987
• Laureata in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Padova
• PhD in Fisiopatologia presso Université Paris-Descartes (Francia)
• Nata a Padova nel 1987
• Laureata in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Padova
• PhD in Fisiopatologia presso Université Paris-Descartes (Francia)
Il tumore alla prostata rappresenta la seconda neoplasia più diffusa tra gli uomini in Italia. Mentre la malattia precoce può essere curata o gestita con successo, le terapie per il cancro alla prostata avanzato hanno un’efficacia limitata. Una nuova possibile strategia terapeutica consiste nell’utilizzare farmaci in grado di rendere senescenti le cellule tumorali: le cellule senescenti subiscono un arresto perma-nente della proliferazione e, allo stesso tempo, producono fattori in grado di influenzare il sistema immunitario. Grazie a un approccio di “riposizionamento farmacologico” (cioè l’impiego di farmaci già approvati per curare malattie diverse da quelle per cui erano stati creati), si è osservato che osservato che l’adapalene, farmaco normalmente utilizzato per la cura dell’acne, è in grado di rendere le cellule tumorali senescenti. Il trattamento con adapalene, inoltre, rallenta la crescita tumorale e modifica le cellule immunitarie che infiltrano il tumore. Obiettivo del progetto sarà studiare più approfonditamente il potenziale dell’adapalene come strategia terapeutica, per migliorare i trattamenti disponibili per il tumore della prostata avanzato. Se le indicazioni fossero confermate, questo farmaco potrebbe migliorare l’efficacia di chemio e immunoterapia, le opzioni terapeutiche oggi a disposizione per i pazienti.
Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM), Venezia