NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Valenza (AL) nel 1987
- Laureata in Biologia Cellulare e Molecolare presso l’Università degli Studi di Torino
- PhD in Neuroscienze presso l’Università degli Studi di Torino
Con l’invecchiamento il cervello diventa meno plastico e perde la capacità di immagazzinare nuove memorie. Ad oggi, le cellule staminali del cervello rappresentano un potenziale bersaglio per rallentare l’invecchiamento cerebrale. L'ipotesi di lavoro è che il regolatore molecolare Nr2f1/COUP-TFI, che induce le staminali del cervello giovane a formare nuove cellule nervose e la cui funzione diminuisce con l’invecchiamento, possa agire mediante un’azione diretta sui mitocondri, la “centrale energetica” della cellula. In particolare, si studierà l’effetto di questo regolatore sulle cellule staminali dell’ippocampo, sede di memoria ed apprendimento, e sui loro mitocondri, utilizzando sia approcci genetici volti a manipolare la funzione di Nr2f1/COUP-TFI nelle staminali cerebrali, sia tecniche avanzate di diagnostica per immagini. Il fine ultimo sarà quello di identificare nuovi potenziali bersagli molecolari per lo sviluppo di terapie innovative per il trattamento delle patologie legate all’invecchiamento cerebrale come le malattie neurodegenerative e la demenza senile.
Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO), Orbassano (TO)
Con l’avanzare dell’età il nostro cervello diventa sempre meno capace di adattarsi ai cambiamenti ambientali e di immagazzinare nuove memorie. A oggi, le cellule staminali del cervello adulto rappresentano una fonte potenzialmente utilizzabile per contrastare l’invecchiamento cerebrale, vista la loro capacità di produrre nuovi neuroni durante tutta la vita.
L'ipotesi di lavoro è che la riattivazione del gene COUP-TFI, che nelle staminali del cervello giovane guida la neurogenesi e la cui funzione viene persa nell'invecchiamento, possa ripristinare la produzione di nuovi neuroni nel cervello anziano. In particolare, si studierà l’effetto sulle cellule staminali dell’ippocampo, sede della memoria e dell’apprendimento, per comprenderne le conseguenze, nonché le possibili ricadute nella sfera cognitiva. Per fare ciò, si utilizzerà una combinazione di approcci genetici volti a manipolare la funzione del gene COUP-TFI nelle cellule staminali del cervello di topo giovane ed anziano, con il fine ultimo di identificare nuovi potenziali bersagli molecolari per lo sviluppo di terapie innovative nel trattamento delle patologie legate all'invecchiamento cerebrale, quali malattie neurodegenerative e demenza senile. Il progetto si propone di studiare meccanismi di riattivazione genica in cellule staminali per contrastare e rallentare l’invecchiamento del cervello.
Istituto di Neuroscienze Cavalieri Ottolenghi, Orbassano (TO)