Leoncini Pier Paolo

NOTE BIOGRAFICHE:

  • Nato a Roma nel 1986
  • Laureato in Biotecnologie Genomiche all’Università degli Studi di Roma La Sapienza
  • PhD in Medicina Sperimentale ed Endocrinologia all’Università degli Studi dell’Aquila

"Cerco marcatori per la leucemia mielomonocitica giovanile" (leggi qui l'intervista)

2019

Interazioni tra chinasi e MicroRNA nella leucemia giovanile mielomonocitica

La Leucemia Giovanile Mielomonocitica è un tipo di leucemia rara che colpisce bambini piccoli, mediamente sotto i 4 anni, e solitamente destinata a una prognosi infausta. Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è al momento l’unica terapia disponibile, ma ha un tasso di successo del 50% circa, il che rende la ricerca di nuove alternative di importanza fondamentale.

La malattia è caratterizzata da alcune mutazioni geniche tipiche che provocano una crescita incontrollata di cellule immature del midollo osseo, anche se alcune recenti evidenze sperimentali hanno mostrato come anche altri meccanismi intracellulari presentino delle anomalie. In particolare alcuni enzimi chiamati chinasi, in grado di regolare la crescita cellulare, e i microRNA, piccole molecole che controllano l’attività dei geni, potrebbero essere coinvolti nella patogenesi di questa malattia tramite l'azione di una importante chinasi chiamata TAK1.

In questo studio l'utilizzo di una molecola di recente sintesi, in grado di bloccare l'azione di TAK1, potrebbe rivelare dei nuovi bersagli per lo sviluppo di terapie farmacologiche adiuvanti o alternative al trapianto di midollo osseo.

Dove svilupperà il progetto:

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma

Area

Oncologia

2017

Interazioni tra microRNA e fosfatasi nella Leucemia Mielomonocitica Giovanile

 

La leucemia mielomonocitica giovanile è un tipo di leucemia rara che colpisce bambini piccoli, mediamente sotto i 4 anni, e solitamente destinata a una prognosi infausta: chi ne è affetto presenta alti livelli di emoglobina di tipo fetale, un ingrossamento della milza e talvolta anemia. Purtroppo per la JMML non esiste ad oggi alcun tipo di trattamento chemioterapico: l'unico intervento curativo è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, che tuttavia comporta frequenti complicanze e che è comunque associato ad un alto tasso di ricaduta.

La leucemia mielomonocitica giovanile presenta mutazioni genetiche caratteristiche nei geni N/K-RAS, PTPN11 e CBL, che alterano alcune vie di segnalazione intracellulari alla base della proliferazione aberrante come la RAS/ERK e JAK/STAT. Lo scopo del progetto è quello di sviluppare strategie terapeutiche, prognostiche e diagnostiche innovative, concentrando l’attenzione su enzimi chiamati fosfatasi alcalinee su particolari molecole note come microRna. Le fosfatasi alcaline sono gli enzimi deputati allo spegnimento dei segnali intracellulari, mentre i miRna sono dei fini regolatori della sintesi delle proteine. Un difetto nell’interazione di questi due importanti meccanismi potrebbe sostenere la trasformazione e la proliferazione aberrante delle cellule leucemiche.


Svelare i meccanismi d’interazione tra miRna e fosfatasi alcaline potrebbe rivelare l’esistenza di gruppi di cellule con un ruolo chiave nella comparsa e nella progressione della leucemia, e potrebbe dunque auspicabilmente aiutare a identificare nuovi bersagli per la terapia.


DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO

Ospedale Pedaitrico Bambino Gesù, Roma

Area

Oncologia
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