NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Battipaglia (SA) nel 1982
- Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
- PhD in malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Le cellule degli alveoli polmonari producono il surfattante, una sostanza composta da lipidi e proteine che aumenta la stabilità dei tessuti nei cicli di compressione ed espansione che avvengono durante la respirazione. Una delle componenti del surfattante polmonare è la proteina SP-B, la cui forma immatura è presente ad alti livelli nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca probabilmente dovuta all’elevata pressione microvascolare, che nei polmoni può provocare danni alla barriera che separa gli alveoli dai capillari. In questi pazienti i livelli plasmatici di SP-B aumentano di pari passo al danno polmonare (misurato attraverso parametri di funzionalità), permettendo di attribuire a SP-B un ruolo di indicatore di gravità della patologia. Dati sperimentali hanno inoltre evidenziato che il tessuto epiteliale polmonare è un bersaglio dell'aldosterone, l’ormone steroideo coinvolto nell’aumento della pressione sanguigna, e che quindi i farmaci anti-aldosteronici potrebbero aiutare a contrastare il danno ai polmoni. Lo scopo di questo progetto è dunque valutare i livelli di proteina SP-B immatura nel sangue di pazienti affetti da insufficienza cardiaca (trattati o meno con anti-aldosteronici e in terapia medica ottimizzata), e verificare la loro correlazione con i parametri di capacità funzionale dei polmoni. Questo lavoro ha potenziali ricadute cliniche: SP-B potrebbe infatti rappresentare un marker di efficacia terapeutica, che vada a rilevare l’effetto degli anti-aldosteronici sul miglioramento della diffusione polmonare e della capacità funzionale nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca.
Centro Cardiologico Monzino, Milano
