NOTE BIOGRAFICHE
• Nato a Codogno (LO) nel 1982
• Laureato in Biotecnologie del Farmaco all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Scienze Morfologiche all’Università degli Studi di Milano
• Nato a Codogno (LO) nel 1982
• Laureato in Biotecnologie del Farmaco all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Scienze Morfologiche all’Università degli Studi di Milano
PD-1 è un a proteina-recettore presente sulla superficie delle cellule immunitarie che, attraverso l’interazione con i suoi ligandi (PD-L1 e PDL2), ne spegne la risposta. Questa proteina, espressa da linfociti T ormai “inattivi”, è stata recentemente identificata anche nel sistema immunitario innato, che rappresenta la prima linea di difesa del nostro organismo contro le infezioni e i tumori. Poiché il ruolo di PD-1 nel sistema immunitario innato non è ancora stato del tutto chiarito, si cercherà, in primo luogo, di comprenderne il significato funzionale per stabilire se esso sia simile o dissimile a quello osservato per i linfociti T. Esistono numerose molecole in grado di stimolare l’immunità innata contro il tumore che, tuttavia, hanno come effetto negativo quello di far incrementare l’espressione di PD-1 sulle cellule immunitarie. A loro volta, le cellule tumorali, esprimendo i ligandi di PD-1 ad alti livelli, riescono a sopravvivere evadendo l’immunosorveglianza, spegnendo le cellule immunitarie. A tal proposito è stato dimostrato che l’utilizzo di anticorpi che bloccano ii PD-1 è in grado di ripristinare una risposta antitumorale che si era sopita. La seconda parte del progetto sarà pertanto focalizzata a dimostrare se la contemporanea somministrazione di agenti bloccanti PD-1, interferendo con l’immunosoppressione indotta dal tumore, possa aumentare l’efficacia terapeutica dei sopracitati immunostimolanti. I risultati di questo progetto potranno essere facilmente trasferiti nella pratica clinica poiché i farmaci impiegati sono già stati approvati per l’uso sull’uomo.
Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano