NOTE BIOGRAFICHE:
- Laureato in Biologia Cellulare e Molecolare all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
- PhD in Biologia Cellulare e Molecolare all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Il legame tra V-ATPasi, lisosomi e autofagia nel morbo di Alzheimer
L'autofagia è un processo in cui le cellule, mediante vescicole chiamate lisosomi, “smontano” le proprie componenti vecchie e deteriorate riciclando elementi essenziali. Negli stadi tardivi del morbo di Alzheimer questo processo è meno efficiente per un'alterazione dei lisosomi, con conseguente accumulo di materiali non digeriti e mitocondri (gli organelli responsabili della “respirazione” cellulare) danneggiati che causano un fenomeno chiamato stress ossidativo – una sorta di intossicazione cellulare.
Recentemente è stato scoperto un nuovo collegamento tra l’autofagia e un complesso proteico chiamato V-ATPasi: quando le V-ATPasi vengono inibite, diminuisce il pH acido all’interno dei lisosomi (responsabile del loro corretto funzionamento). In questo caso, i mitocondri danneggiati si accumulano all’interno della cellula e causano un aumento della mortalità cellulare.
Obiettivo del progetto sarà quello di studiare come questo nuovo meccanismo molecolare possa essere coinvolto nel morbo di Alzheimer, e le informazioni ottenute saranno fondamentali per espandere le conoscenze sullo sviluppo di questa patologia neurodegenerativa.
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
L’autofagia è un processo fisiologico in cui la cellula digerisce parti di sé stessa per riciclare componenti biologici fondamentali al fine di sostenere il suo metabolismo. Questo processo può anche essere selettivo, come avviene ad esempio nella degradazione di organelli cellulari danneggiati (come i mitocondri, nel qual caso il fenomeno è definito mitofagia). Nel morbo di Alzheimer, malattia neurodegenerativa caratterizzata da un accumulo di aggregati tossici per la cellula, l’autofagia e la mitofagia sono ampiamente compromesse, e ciò provoca accumulo di proteine mal ripiegate e mitocondri danneggiati, con conseguente morte delle cellule nervose e deterioramento delle capacità cognitive. In questo progetto si punta a identificare le possibili cause che comportano l’alterazione di autofagia e mitofagia nelle fasi precoci dello sviluppo dell’Alzheimer, impiegando diversi modelli di studio: campioni post mortem di tessuti cerebrali di pazienti affetti da Alzheimer; un modello di topo transgenico, che riproduce il morbo di Alzheimer familiare; e un modello cellulare di derivazione umana. Si analizzarà come mitocondri danneggiati dall’accumulo di aggregati specifici dell'Alzheimer influiscano sull’attivazione dell’autofagia/mitofagia nei neuroni. Determinare le basi dell'alterazione dell’autofagia/mitofagia è utile per comprenderne il ruolo nei vari stadi del morbo di Alzheimer, così da poter sviluppare terapie innovative basate sulla selezione di nuovi bersagli per modulare tali processi.
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”