NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Melzo (MI) nel 1988
- Laureata in Biologia Molecolare della Cellula presso l’Università degli Studi di Milano
- PhD in Life and Biomolecular Sciences presso la Open University Milton Keynes, London, UK
T Tra i tumori del sangue, il linfoma a cellule T periferiche (LCTP) è uno dei più rari e aggressivi. Ad oggi non abbiamo molte informazioni relative alla biologia e alla genetica della malattia e le cure disponibili non garantiscono una guarigione efficace e duratura. Pertanto è essenziale lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici ma anche la ricerca di nuovi marcatori predittivi e prognostici. La risposta ai danni al DNA è un insieme di meccanismi utilizzati dalle cellule per riparare i vari tipi di rotture del DNA. Spesso le cellule tumorali sono caratterizzate da alterazioni genetiche, che possono colpire anche geni essenziali di questi meccanismi. I risultati ottenuti finora in modelli preclinici di LCTP hanno infatti evidenziato un’alterata regolazione di questi processi. Lo scopo del progetto è capire se questi eventi sono riscontrabili anche nei pazienti, e valutare la presenza di mutazioni in geni chiave per la riparazione dei danni al DNA. Inoltre sarà valutata una loro possibile correlazione con l’andamento della malattia e la risposta alle terapie. Sulla base delle mutazioni trovate, verranno ipotizzati approcci terapeutici mirati, da testare su modelli preclinici con l’obiettivo finale di sviluppare nuove combinazioni farmacologiche per migliorare la prognosi dei pazienti.
Lo scopo è identificare alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA in cellule di linfoma a cellule T periferiche, per studiare approcci terapeutici mirati.
Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Milano
I linfomi a cellule T periferiche sono tumori molto aggressivi e poco responsivi ai trattamenti chemioterapici ad oggi disponibili; la ricerca di terapie più efficaci è pertanto essenziale per migliorare la prognosi dei pazienti. Molti dei chemioterapici utilizzati agiscono inducendo danni al Dna per promuovere la morte delle cellule tumorali. Le cellule normali sono dotate di un efficiente sistema di risposta necessario per riparare tali danni o indurre la morte delle cellule stesse nel caso in cui i danni al DNA siano troppi o troppo gravi. I tumori presentano difetti nell’attivazione dei meccanismi di risposta ai danni al Dna e questo aspetto può essere sfruttato per favorire la morte delle cellule tumorali sottoposte a trattamenti chemioterapici.
Lo scopo di questo progetto di ricerca è quello di capire se anche i linfomi a cellule T periferiche presentano un’alterata attivazione della risposta ai danni al DNA, mediante l’analisi delle molecole principalmente coinvolte in questi meccanismi. Inoltre l’efficacia di inibitori delle proteine chiave della risposta ai danni al Dna verrà testata utilizzando colture cellulari, per valutare se tali inibitori possano potenziare l’effetto dei chemioterapici correntemente usati.
Questo studio permetterà di capire se l’alterazione della risposta ai danni al Dna possa rappresentare uno dei meccanismi di resistenza ai chemioterapici dei linfomi a cellule T periferiche. I risultati della ricerca porranno le basi per poter testare nuove combinazioni di farmaci da utilizzarsi nella pratica clinica.
Istituto Nazionale dei Tumori, Milano