NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Latisana (UD) nel 1988
- Laureata in Biotecnologie Mediche presso l’Università degli Studi di Trieste
- PhD in Medicina Molecolare presso l’Università degli Studi di Trieste
Nonostante i recenti progressi nella terapia contro il melanoma, la diffusione metastatica del tumore rimane la causa primaria di mortalità dei pazienti e un problema clinicamente non risolto. Le aggressive cellule del melanoma, infatti, sviluppano resistenza alle terapie convenzionali e a quelle mirate oggi disponibili. Dati preliminari mostrano che, durante l’invasione metastatica, i melanomi possono cambiare modalità di migrazione, passando da una definita “mesenchimale” a una “ameboide”. Per diffondersi attraverso i vasi sanguigni, le cellule di melanoma metastatico devono imparare a resistere a un tipo specifico di morte cellulare programmata chiamata ferroptosi. Tuttavia, le cellule di melanoma metastatico si sono dimostrate intrinsecamente più sensibili alla ferroptosi rispetto alle cellule del tumore primario. Obiettivo della ricerca sarà studiare i meccanismi molecolari che legano sensibilità alla ferroptosi e cellule di melanoma metastatico, per sfruttarla a scopo terapeutico.
Università degli Studi di Padova
La neurofibromatosi di tipo 2 è una malattia genetica ereditaria dovuta a mutazioni nel gene NF2 e interessa principalmente bambini e giovani adulti. Questa patologia comporta il rischio di sviluppare tumori del sistema nervoso centrale e periferico, il che purtroppo avviene nella quasi totalità dei casi; inoltre, la presenza della massa tumorale comprime i nervi e provoca dolore altamente invalidante nei pazienti. Purtroppo, a oggi, non esiste uno standard di cura risolutivo, ma vengono impiegati trattamento come chirurgia e radioterapia per gestire le singole problematiche. Studi recenti hanno mostrato come le cellule tumorali mutate in NF2 siano sensibili alla morte per ferroptosi, un particolare tipo di morte cellulare “programmata” con caratteristiche uniche e ben distinte.
Obiettivo del progetto sarà studiare i meccanismi molecolari alla base di questa sensibilità nei tumori con mutazione NF2 derivati da neurofibromatosi di tipo 2, così da sviluppare nuove e più efficaci terapie.
Università degli Studi di Padova