Colletti Marta

NOTE BIOGRAFICHE

• Nata a Magliano Sabina (RI) nel 1980
• Laureata in Biotecnologie Mediche, Cellulari e Molecolari all’Università di Roma La Sapienza
• PhD in Biologia Umana e Genetica all’Università di Roma La Sapienza


Nuovi marcatori prognostici e di risposta alla terapia nel retinoblastoma (leggi l'intervista)

2022

La risposta delle cellule mesenchimali come bersaglio terapeutico nel neuroblastoma

Il neuroblastoma è il più comune tumore solido extra-cranico in età pediatrica. Il midollo osseo rappresenta il sito predominante di metastasi nei bambini affetti da questa neoplasia, e la presenza di tumori secondari è correlata a una prognosi infausta. Le cellule mesenchimali stromali (MSC, progenitori in grado di auto-rin-novarsi) sono una componente fondamentale del midollo osseo, e il tumore può modificarne la funzione a proprio vantaggio attraverso il rilascio di micro-vescicole chiamate “esosomi”. Queste vescicole permettono il trasferimento di diversi tipi di molecole, come proteine e acidi nucleici (DNA e microRNA), capaci di controllare vari processi cellulari. Obiettivo del progetto sarà quello di studiare le MSC presenti nel midollo osseo in pazienti affetti da neuroblastoma, così da identificare specifiche molecole che possano favorire la metastatizzazione in questa sede. Inoltre, verrà valutata la capacità degli esosomi tumorali di indurre delle alterazioni nelle MSC, al fine di identificare meccanismi molecolari che possano diventare possibili bersagli terapeutici.

Dove svilupperà il progetto

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma

2021

YAP1 nella riprogrammazione del metabolismo nel neuroblastoma

Il neuroblastoma è il più comune tumore solido extra-cranico in età pediatrica. I pazienti che presentano metastasi hanno spesso una prognosi infausta, per cui comprendere i meccanismi alla base della disseminazione metastatica è fondamentale per la messa a punto di nuove strategie terapeutiche. Un evento che facilita la formazione delle metastasi è la cosiddetta riprogrammazione del metabolismo cellulare: le cellule metastatiche, migrando in diverse parti del corpo, vengono esposte a diversi cambiamenti dell’ambiente circostante in termini di nutrienti e ossigeno, e di conseguenza devono adattare il loro metabolismo per poter sopravvivere.

Studi recenti hanno evidenziato un ruolo importante per la proteina Yes-Associated Protein (YAP-1) nella regolazione del metabolismo e nell’insorgenza delle metastasi in diversi tumori. Obiettivo del progetto sarà studiare le variazioni del metabolismo cellulare nel neuroblastoma e comprendere il svolto da YAP1. I risultati aiuteranno a comprendere i meccanismi che supportano la progressione tumorale e permetteranno lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici.

Dove svilupperà il progetto:

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma

Area

Oncologia

2020

Identificare nuovi marcatori biologici di risposta alla terapia nel retinoblastoma

Il retinoblastoma è il tumore oculare pediatrico più diffuso. La sua diagnosi spesso si verifica in fase avanzata (con la comparsa di segni visibili) e in alcuni casi l’asportazione dell’occhio è l’unica opzione terapeutica possibile. Per capire quando l’opzione chirurgica sia necessaria occorre analizzare dei campioni di tessuto tumorale, che in questo caso non sono facilmente prelevabili a causa del rischio di disseminazione di cellule cancerose all’interno dell’occhio.


Obiettivo del progetto è identificare nuove proteine che possano funzionare come marcatori biologici nel retinoblastoma, in grado cioè di valutare la prognosi e la risposta alla terapia. Saranno studiate le proteine contenute all’interno degli esosomi – delle vescicole rilasciate dal tumore – che sono responsabili della comunicazione tra cellule. Gli studi verranno effettuati utilizzando linee cellulari provenienti dal tumore primitivo e dalle metastasi di retinoblastoma.


Successivamente verranno prelevati dei campioni provenienti dall’umore acqueo (il liquido salino che si trova tra la cornea e il cristallino) di pazienti in cura farmacologica, allo scopo di identificare possibili marcatori di risposta alla terapia. 

 

Dove svolgerà il progetto:

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma

2017

I microRNA 17-92 nelle metastasi di neuroblastoma nel midollo osseo

 

La maggioranza dei pazienti affetti da neuroblastoma, un tumore pediatrico del sistema nervoso simpatico, presentano metastasi già alla diagnosi e sviluppano recidive a livello del midollo osseo. Anche se molti studi sono stati condotti sugli aspetti implicati nell’aggressività e nella progressione di questo tumore, i meccanismi coinvolti nel suo tropismo verso il midollo osseo non sono ancora conosciuti.

Gli esosomi, piccole vescicole che originano dalla membrana cellulare contenenti microRna, Dna e proteine, sono coinvolti nella comunicazione tra diversi tipi cellulari. Queste vescicole sono prodotte in elevata quantità dalle cellule tumorali, ed il loro contenuto favorisce la sopravvivenza e la progressione del neuroblastoma nel midollo regolando il comportamento delle cellule mesenchimali stromali (MSC) del midollo osseo. Le MSC sono cellule chiave nel modulare l’equilibrio tra la formazione e il riassorbimento del tessuto osseo: in particolare, sembra che l’osteoblastogenesi (il processo di generazione di nuove cellule ossee) sia in grado di promuovere l’insorgenza di metastasi a livello del midollo, creando un microambiente favorevole alla crescita del tumore.
 

Lo scopo del progetto è studiare il ruolo nella formazione delle metastasi midollari del gruppo di microRNA 17-92, contenuto negli esosomi rilasciati dalle cellule di neuroblastoma e noto per essere coinvolto nel metabolismo e nel differenziamento osseo. Si punterà a comprendere in particolare se il trasferimento di questi microRNA alle MSC attraverso gli esosomi induca l’osteoblastogenesi e la formazione di un microambiente favorevole per le metastasi.

 

DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO:

Ospedale pedaitrico Bambino Gesù, Roma

2016

Caratterizzazione e ruolo degli esosomi derivanti da neuroblastoma 

Il neuroblastoma è il più comune tumore solido extra-cranico in età pediatrica. La maggioranza dei pazienti con neuroblastoma presentano metastasi alla diagnosi e recidivano a livello del midollo osseo. Anche se molti studi sono stati condotti sugli aspetti molecolari e genetici implicati nell’aggressività e nella progressione di questo tumore, i meccanismi coinvolti nel suo tropismo verso il midollo osseo non sono ancora conosciuti. Gli esosomi, piccole vescicole che originano dalla membrana cellulare contenenti microRNA, DNA a doppio filamento e proteine, sono coinvolti nella comunicazione tra diversi tipi cellulari. Queste vescicole sono prodotte in elevata quantità dalle cellule tumorali ed il loro contenuto sembra essere implicato nella regolazione del comportamento delle cellule bersaglio.

Gli obiettivi principali della ricerca sono la caratterizzazione del contenuto molecolare degli esosomi derivanti da cellule di neuroblastoma di pazienti a differenti stadi di malattia, e la conseguente analisi di come queste vescicole possono influenzare le cellule bersaglio del midollo osseo. Questo permetterà di correlare alcune caratteristiche degli esosomi con l’aggressività e la progressione tumorale, di definire nuovi biomarcatori circolanti predittivi del decorso della malattia e di ideare nuovi approcci terapeutici basati sull’inibizione di particolari molecole contenute in queste vescicole per limitare l’insorgenza di metastasi e recidive.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

Area

Oncologia
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