Il metabolismo nella resistenza alle terapie mirate del cancro
Lo studio dei meccanismi di resistenza acquisita alle terapie oncologiche è un obiettivo primario per migliorare l’efficacia di questo tipo di cure. Per quanto riguarda le terapie che colpiscono specificamente i cosiddetti recettori tirosin chinasici (una famiglia di “antenne” molecolari che nella cellula servono ad intercettare segnali esterni), la resistenza è spesso causata da HGF, una proteina che lega proprio uno di questi recettori: tuttavia ad oggi sappiamo ancora poco sul suo funzionamento.
È stato recentemente osservato che le cellule tumorali che dipendono dai recettori tirosin chinasici, se trattate con farmaci specifici per bloccarli, subiscono un’alterazione metabolica che le porta a produrre una maggiore quantità di lattato. Questo fenomeno a sua volta spinge il microambiente tumorale ad aumentare i livelli di HGF, in un circolo vizioso che provoca la resistenza alle terapie.
Il progetto vuole studiare questo meccanismo, per comprendere precisamente quale effetto abbiano i farmaci sul metabolismo delle cellule tumorali, e se la resistenza causata da questo processo rappresenti “l’anticamera” dell’insorgenza di una resistenza su base genetica (cioè causata da specifiche mutazioni). Il progetto vuole inoltre valutare se HGF possa essere usato come marcatore per prevedere la comparsa di resistenza nei pazienti.
Lo scopo è approfondire i meccanismi che portano i pazienti trattati con inibitori dei recettori tirosin chinasici a sviluppare resistenza alle terapie.