“Tracciatura” dei linfociti T nella terapia cellulare contro il tumore della prostata
La terapia cellulare è una branca dell’immunoterapia che si basa sulla possibilità di modificare geneticamente specifiche cellule immunitarie isolate dal sangue dei pazienti, dette linfociti T. Queste cellule vengono rese in grado di produrre e “mostrare” delle proteine che si ancorano alla membrana cellulare: queste molecole, chiamate CAR-T, possono riconoscere il tumore e rendono in grado i linfociti T di colpire la neoplasia quando rinfusi nel paziente.
Nei tumori solidi, come il tumore della prostata, la terapia cellulare è promettente, ma presenta ancora dei problemi come la bassa capacità di infiltrare il tumore e di raggiungere tutte le cellule cancerose. Oggi non sono disponibili tecniche efficaci e non invasive per tracciare e quantificare i linfociti T nei pazienti trattati, e l’obiettivo del progetto sarà perfezionare una tecnologia in grado di “seguire” queste cellule dopo una trasfusione.
In particolare verranno usate delle nanoparticelle contenenti fluoro-19, già approvate per uso clinico, che potranno essere monitorate attraverso risonanza magnetica e daranno informazioni sull’efficacia dell’immunoterapia in tempo reale.
Dove svilupperà il progetto:
IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano