Il carcinoma ovarico è un tumore ginecologico aggressivo e per il quale, oggi, non esistono trattamenti mirati. Queste cellule tumorali mostrano elevati livelli di ferro, un elemento necessario per sostenere la grande crescita neoplastica. Al tempo stesso, però, il ferro diventa tossico se presente in grande quantità e può condurre a morte cellulare grazie a un meccanismo chiamato ferroptosi.
Le cellule di carcinoma ovarico sono particolarmente sensibili alla ferroptosi ed esiste una molecola, chiamata RSL3, capace di indurre questo processo. Sfortunatamente non è ancora possibile usarla in terapia, poiché le sue proprietà ne rendono attualmente impossibile la somministrazione. Obiettivo del progetto sarà sviluppare un “veicolo” a base di nanoparticelle in grado di trasportare RSL3 fino al sito del tumore.
Questo sistema di trasporto sarà composto da una proteina, la ferritina, in grado di legare molti atomi di ferro e di conservare a suo interno RSL3 fino a destinazione. Nel progetto verrà sperimentata la sua efficacia in vitro usando linee cellulari di carcinoma ovarico, e le informazioni permetteranno di sviluppare una nuova terapia mirata.
Università degli Studi di Brescia
