Cambiamenti comportamentali e neurochimici indotti dall'eliminazione della nicotina
Negli ultimi anni, si è acceso il dibattito intorno alle sigarette elettroniche, sia con che senza nicotina, come strumenti per aiutare la disassuefazione dal fumo di sigarette tradizionali, molto dannoso per la salute. Restano ancora da chiarire gli eventuali danni che, seppure in misura minore rispetto alle sigarette tradizionali, quella elettronica può provocare. La sigaretta elettronica non è innocua: dà una forte dipendenza e possiede un effetto ansiogeno rilevante. Le analisi effettuate indicano che l’esposizione alla sigaretta tradizionale e a quella elettronica induce simili cambiamenti biochimici a livello cerebrale; il dispositivo elettronico causa sintomi astinenziali acuti di minore intensità ma un aumento del livello di ansia sul lungo periodo. Lo scopo del progetto sarà quindi studiare sia il profilo emozionale (eventuale presenza di sintomi depressivi) sia quello cognitivo (deficit mnemonici ed attenzionali) di topi precedentemente esposti ai due tipi di sigaretta durante un’astinenza prolungata, e di correlare eventuali cambiamenti a livello neurochimico e biochimico (recettori glutamatergici, endocannabinoidi e neurotrasmettitori). Inoltre, dal momento che spesso il fumo di sigaretta è associato con il consumo di mariujana si verificherà se l’esposizione ai due tipi di sigaretta è in grado di alterare la sensibilità al Δ9-Tetrahydrocannabinolo (THC), principio attivo della marijuana. La comprensione dei meccanismi biochimici e comportamentali indotti dall’esposizione sia al fumo della sigaretta convenzionale che al vapore del dispositivo elettronico apre nuove strade per lo sviluppo di sempre nuove molecole per la terapia contro la dipendenza da nicotina.
DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO
Università degli Studi di Milano