NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Gragnano (NA) nel 1983
- Laureata in Biotecnologie Molecolari e Industriali presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
- PhD in Scienze Biotecnologiche presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Il carcinoma triplo-negativo è una forma molto aggressiva di tumore al seno che spesso dà origine a metastasi. Non esiste una terapia mirata, e le opzioni terapeutiche per le pazienti che presentano questo tumore in forma metastatica (mTNBC) sono spesso inefficaci. Il recettore AXL è una proteina presente in elevate quantità sulla superficie delle cellule di mTNBC e rappresenta un potenziale bersaglio per lo sviluppo di terapie mirate per questa forma tumorale.
Obiettivo del progetto di ricerca sarà quello di sviluppare “profarmaci” per la terapia mirata del mTNBC sfruttando il recettore AXL come bersaglio. I profarmaci saranno costituiti da un chemioterapico legato a una molecola capace di veicolare il farmaco verso le cellule tumorali, riconoscendo la proteina AXL.
Il chemioterapico coniugato alla molecola di “veicolo” non è farmacologicamente attivo: in seguito a reazioni enzimatiche o chimiche che avvengono nel sito tumorale potrà essere attivato in loco (da qui il nome profarmaco), permettendo di massimizzare la terapia, migliorarne l’efficacia e ridurne gli effetti collaterali.
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Napoli
Il recettore AXL è una proteina presente in elevate quantità sulla superficie delle cellule di molti tumori. Alti livelli di espressione di AXL sono correlati all’insorgenza di resistenza ai chemioterapici, un meccanismo che rende non più efficaci i trattamenti di prima linea nella terapia contro il cancro. Per questi motivi, il recettore AXL rappresenta un bersaglio terapeutico per colpire il tumore, e inoltre potrebbe rivelarsi un marcatore utile per conoscere in anticipo l’evoluzione della malattia, scoprendo in maniera tempestiva se un paziente non beneficia più della sua terapia farmacologica. Questo progetto di ricerca vuole dunque sviluppare nuove molecole in grado di legare specificamente il recettore AXL, usandole come “sonda” per la rivelazione precoce e non invasiva dello sviluppo di resistenza ai chemioterapici. Queste sonde saranno utili per osservare l’evoluzione del tumore, venendo usate insieme a tecniche di diagnostica per immagini come la risonanza magnetica nucleare (RMN) e la tomografia ad emissione di positroni (PET). Nel futuro, potranno essere potente strumento a supporto dell’oncologo per una cura personalizzata e più precisa del paziente.
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto di Biostrutture e Bioimmagini, Napoli