Farmaci immunomodulanti e linfociti T helper nel mieloma multiplo
Il mieloma multiplo è una neoplasia delle plasmacellule (cellule immunitarie derivate dai linfociti B, destinate a produrre anticorpi) per la quale non esiste cura, ma solo varie linee di trattamento per contenere le frequenti ricadute e l’insorgenza di malattia refrattaria.
I linfociti T helper (Th) sono cellule del sistema immunitario distinte in vari sottotipi funzionali e capaci di favorire o contrastare la progressione tumorale. Studi precedenti hanno dimostrato che il sottotipo Th22 riveste un ruolo pro-tumorale nel mieloma multiplo ed è correlato ad una cattiva prognosi, mentre il sottotipo Th17 è associato all’erosione ossea, tipica complicanza di questa malattia.
Inoltre, dati preliminari suggeriscono che i pazienti trattati con l’attuale terapia, basata su farmaci immunomodulanti (IMiD) come talidomide e lenalidomide, mostrano un minor numero di linfociti Th17 e Th22. Mentre i profondi benefici arrecati dall’introduzione di tali farmaci nella terapia del mieloma multiplo sono noti ormai da tempo, solo recentemente se ne stanno chiarendo i meccanismi d’azione. Molto poco si sa di quali siano gli effetti degli IMiD sulla funzione e sul differenziamento dei sottotipi Th nel mieloma multiplo. Il chiarimento di questi aspetti è l’oggetto di questo studio, che servirà a migliorare la scelta terapeutica nel mieloma multiplo e a sviluppare nuovi e più efficaci farmaci.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO:
Irccs Ospedale San Raffaele di Milano