NOTE BIOGRAFICHE:
Nata a Mühlacker (Germania) nel 1978
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’University of Tübingen (Germania)
Specializzazione in Pediatria presso l’University of Würzburg (Germania)
Nata a Mühlacker (Germania) nel 1978
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’University of Tübingen (Germania)
Specializzazione in Pediatria presso l’University of Würzburg (Germania)
La lotta contro i tumori solidi è uno dei campi di ricerca che negli ultimi anni ha raggiunto importanti risultati grazie all’utilizzo di strategie multidisciplinari altamente aggressive. Tuttavia una buona percentuale di pazienti non risponde ai trattamenti. È proprio per questi pazienti che nasce la necessità impellente di individuare una nuova strategia d’intervento capace di combattere la malattia. Recenti studi hanno evidenziato che questi tumori sono sensibili all’immunoterapia. L’uso di linfociti T geneticamente modificati per produrre una molecola (detta CAR) capace di riconoscere specificamente le cellule tumorali si è dimostrato efficace nel trattamento di pazienti affetti da leucemie, ma non nella cura dei pazienti affetti da tumori solidi (soprattutto in fase avanzata).
Queste limitazioni sono dovute principalmente al fatto che i linfociti hanno ridotta capacità di penetrare la massa tumorale. Scopo del progetto è rieducare i linfociti T del paziente a infiltrarsi all’interno delle masse tumorali solide per migliorare l’attività antitumorale, attaccando il tumore a 360 gradi. Il fine ultimo è individuare una nuova strategia capace di migliorare la funzione antitumorale dei linfociti T geneticamente modificati per il trattamento dei pazienti affetti da tumori solidi.
L’obiettivo è migliorare l’infiltrazione, all’interno di tumori solidi, di cellule immunitarie ingegnerizzate, aumentandone l’efficacia antitumorale.
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma