NOTE BIOGRAFICHE:
- Nato a Crotone nel 1987
- Laureato in Biologia presso l’Università degli Studi di Firenze
- PhD in Biochimica e Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Siena
Il neuroblastoma è un tumore solido che origina da cellule del sistema nervoso simpatico e che colpisce più frequentemente nei primi anni di vita. Nonostante esistano diverse strategie terapeutiche, la prognosi rimane comunque sfavorevole per una parte dei pazienti. Nei casi più gravi sta emergendo la possibilità di affidarsi all’immunoterapia, un insieme di strategie che mira a colpire il tumore agendo sul sistema immunitario del paziente.
Studi recenti nel neuroblastoma hanno suggerito che il recettore β3-adrenergico (β3-AR) sia in grado di regolare l'attività di alcuni “checkpoint immunitari” – una sorta di interruttori per le nostre difese: in particolare sembrano coinvolte PD1 e PD-L1, proteine responsabili della “fuga” del tumore dal sistema immunitario. Obiettivo del progetto sarà studiare in dettaglio i meccanismi molecolari attraverso cui β3-AR regola l’immunità nel neuroblastoma, al fine di sviluppare nuove strategie terapeutiche disponibili all’uso clinico.
Ospedale Pediatrico Meyer, Firenze
Il neuroblastoma è uno dei tumori più frequenti in età pediatrica, e causa circa il 15% delle morti per neoplasia in questa fascia d’età. L’esito della malattia, tuttavia, può essere molto diverso: i pazienti colpiti da neuroblastoma a “basso rischio” presentano prognosi favorevole, mentre per i pazienti ad “alto rischio” le strategie terapeutiche sono spesso inefficaci.
In questi casi, l’immunoterapia rappresenta una delle opzioni più promettenti: in particolare si sta affermando la strategia che colpisce i cosiddetti checkpoint immunitari, cioè specifiche proteine coinvolte nella capacità del tumore di “sfuggire” alle nostre difese immunitarie. Il recettore β3-adrenergico (β3-AR), una proteina implicata in diversi processi che sostengono lo sviluppo del tumore, potrebbe svolgere un ruolo importante proprio nel regolare i checkpoint immunitari e quindi l’azione del sistema immunitario nei confronti del tumore.
Obiettivo del progetto sarà studierà la relazione esistente tra β3-AR e i checkpoint immunitari presenti nelle diverse cellule della massa tumorale, al fine di individuare nuove strategie terapeutiche per controllare la crescita del neuroblastoma.
Ospedale Pediatrico Meyer, Firenze