Modelli 3D di tumore alla prostata
La biologia cellulare è sempre stata storicamente una scienza a due dimensioni, in quanto le cellule di mammifero sono state prevalentemente studiate in adesione su superfici di vetro o plastica. Oggi i ricercatori stanno apprendendo come riprodurre l’organizzazione tridimensionale (3D) dei tessuti grazie allo sviluppo di modelli in vitro, noti come organoidi, che rappresentano in modo più fedele la struttura dei nostri tessuti. Innovazione particolarmente importante per lo studio dei tumori.
In questo progetto verranno messi a punto modelli in vitro 3D per studiare il cancro alla prostata, la neoplasia maschile più diffusa. Sarà così possibile studiare il progressivo passaggio dall'ordinata organizzazione dell'epitelio prostatico alla disorganizzata massa tumorale, e investigare i meccanismi alla base della migrazione di cellule tumorali, responsabili delle metastasi.
I più recenti studi di sequenziamento del Dna dimostrano che nelle masse metastatiche sono presenti numerosissimi danni genetici, ma è difficile distinguere, tra le tante alterazioni, quelle effettivamente responsabili della diffusione del tumore. Nel corso di questo progetto gli organoidi prostatici saranno analizzati per individuare le alterazioni genetiche direttamente associate con la progressione tumorale. Lo scopo è quello di identificare biomarcatori e bersagli molecolari per poter diagnosticare e trattare in modo precoce e accurato l'insorgenza delle forme più aggressive di tumore alla prostata.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO
CIBIO, Università di Trento