Truzzi Francesca

NOTE BIOGRAFICHE

• Nata a Carpi (MO) nel 1979
• Laureata in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
• PhD in Medicina Molecolare e Rigenerativa all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia


Eugenolo e spermidina alleati nella lotta al tumore del colon-retto? (leggi l'intervista)

2024

Spermidina ed eugenolo nella prevenzione del tumore del colon

Il cancro del colon-retto (CRC) è il terzo tipo di cancro più comune in tutto il mondo e i trattamenti efficaci sono limitati. È stato dimostrato che la spermidina, una poliammina naturale, riduce la mortalità complessiva per cancro e che l’olio essenziale di eugenolo, derivato dai chiodi di garofano, induce morte delle cellule di CRC senza alcun effetto sulle cellule intestinali sane. Risultati preliminari hanno mostrato come entrambi i principi attivi, sia da soli che in combinazione, riducano la vitalità delle cellule tumorali e la rigenerazione del tumore in sistemi cellulari tridimensionali.

Obiettivo della ricerca sarà continuare questo studio e valutare se i due composti siano in grado di inibire in modo specifico la crescita delle cellule staminali del colon retto (un sottoinsieme di cellule tumorali che alimenta la crescita della neoplasia).Se la combinazione di spermidina ed eugenolo mostrasse un ruolo anti-CRC nei pazienti con predisposizione all’insorgenza del tumore, si potrebbe prendere in considerazione il loro uso all’interno di una dieta specifica per la prevenzione del cancro del colon-retto.

Dove si svilupperà la ricerca:

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

2023

Spermidina ed eugenolo nella prevenzione del tumore del colon

Il meccanismo cellulare chiamato autofagia – dove le strutture danneggiate della cellula vengono smontate e riciclate – può subire delle alterazioni e contribuire allo sviluppo di varie patologie, tra cui il tumore colorettale. L’assunzione della molecola spermidina sembra ridurre la mortalità legata ai tumori, e il motivo sembra essere legato proprio ai suoi effetti di regolazione dell’autofagia. Un altro olio essenziale con proprietà interessanti è l'eugenolo, in grado di indurre apoptosi – un tipo di morte cellulare programmata – nelle cellule tumorali. Studi preliminari hanno mostrato che entrambe queste molecole riducono la vitalità e l'invasività delle cellule tumorali attivando l'autofagia. Obiettivo del progetto sarà analizzare la biodisponibilità dei due principi attivi (cioè la distribuzione e la velocità con cui la molecola arriva nei vari organi) utilizzando modelli di ratto in vivo. Inoltre, verranno analizzati gli effetti combinati di spermidina ed eugenolo su cellule tumorali umane provenienti da pazienti. I risultati permetteranno migliorare le linee guida nutrizionali per i pazienti con un alto rischio familiare di tumore del colon-retto.

Dove si svolgerà il progetto:

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Area

Oncologia

2022

Spermidina ed eugenolo per la prevenzione del tumore al colon

ll tumore del colon-retto è la terza neoplasia più diffusa nel mondo e i trattamenti disponibili per le forme avanzate sono ancora limitate. Studi recenti hanno dimostrato che alcuni composti organici di origine naturale, chiamati spermidina ed eugenolo, possono avere un effetto antitumorale agendo su meccanismi cellulari come l’autofagia (un processo che elimina e ricicla le strutture danneggiate della cellula) e l’apoptosi (una tipologia di morte cellulare programmata). Risultati preliminari mostrano come la combinazione dei due principi attivi riduca la vitalità di cellule di tumore del colon-retto e ne attivi l’autofagia. Obiettivo del progetto sarà quello di identificare le vie molecolari attivate dalla unione dei due composti e i loro effetti sulla progressione del tumore, mediante l’utilizzo di modelli tridimensionali. Vista la promettente azione antitumorale di spermidina e eugenolo osservata in vitro, si potrebbe in futuro valutane l’utilizzo come ingredienti per una specifica dieta preventiva, in grado di limitare la progressione del tumore o evitare le recidive nei pazienti.

Dove svilupperà il progetto

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Area

Oncologia

2021

Spermidina ed eugenolo per contrastare il tumore del colon

Il tumore del colon-retto è la terza neoplasia più diffusa nel mondo e occorre migliorare i trattamenti a disposizione per i pazienti. Studi recenti hanno dimostrato che alcuni composti organici di origine naturale, chiamati spermidina ed eugenolo, possono avere un effetto antitumorale agendo su meccanismi cellulari come l’autofagia (un processo che elimina e ricicla le strutture danneggiate della cellula) e l’apoptosi (una sorta di morte cellulare programmata).

Obiettivo del progetto sarà quello di valutare se la combinazione di spermidina ed eugenolo possa avere un effetto sinergico nel ridurre la vitalità del tumore, inducendo l’apoptosi cellulare e modulando l'autofagia.


A questo scopo verranno usati dei modelli in vitro di carcinoma del colon-retto: se la combinazione dei due componenti mostrasse un’efficace azione antitumorale si potrebbe valutarne l’utilizzo in una specifica dieta preventiva, in grado di limitare la progressione del tumore o di evitare recidive nei pazienti.

 

Dove svilupperà il progetto:

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Area

Oncologia

2016

Sviluppo di una molecola a bersaglio specifico per la cura del melanoma 

Il melanoma è il tumore della pelle più aggressivo perché in grado di resistere alla morte cellulare (apoptosi). Attualmente ci sono farmaci in fase di sviluppo che mediano l’attivazione di specifici recettori di morte inducendo apoptosi, in associazione ai convenzionali chemioterapici utilizzati. L’obiettivo del progetto è la validazione in vivo di una molecola innovativa che lega e attiva uno specifico recettore di morte, particolarmente espresso nelle cellule di melanoma staminali, perlopiù responsabili della sua chemioresistenza e capacità di dare recidive. Per facilitare il meccanismo d’azione del farmaco in vivo, la molecola è stata unita a un’altra molecola trasportatrice, che ne aumenta la specificità ed efficacia sulle cellule di melanoma in vitro. Per la validazione in vivo del farmaco, si studieranno gli effetti antitumorali della molecola in associazione o meno ai convenzionali chemioterapici su due modelli animali di melanoma. Come metodo di pre-screening iniziale, si utilizzerà un modello di melanoma nel pesce zebra. Se i risultati ottenuti saranno incoraggianti, allora l’efficacia del farmaco verrà valutata su un modello murino di melanoma. Le fasi successive saranno quelle di preparare un nuovo farmaco che, uno volta ottimizzato, verrà brevettato e sarà pronto per ulteriori passaggi di sviluppo preclinico e poi clinico. L’obiettivo finale è sviluppare una nuova strategia per uccidere le cellule di melanoma e prolungare la sopravvivenza dei pazienti.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Area

Oncologia
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