Note biografiche:
- Nata a Camposampiero (PD) nel 1991
- Laureata in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Padova
- PhD in Medicina dello Sviluppo e Scienze della Programmazione Sanitaria presso l’Università degli Studi di Padova
Il carcinoma ovarico sieroso di alto grado è un tumore spesso a prognosi infausta poiché, di solito, viene diagnosticato a uno stadio molto avanzato: anche per questo motivo, oltre il 70% delle pazienti presenta tassi di recidiva elevati dopo le terapie. Oggi non esistono modelli preclinici in grado di simulare il tumore ovarico e consentire in tempo reale di prevedere la risposta al trattamento.
L’obiettivo della ricerca sarà sviluppare un modello di studio in laboratorio, completamente derivato dalla singola paziente, a partire dalla biopsia operatoria. Il modello sfrutterà una tecnica mediata dall’ingegneria tissutale, integrando tra loro organoidi (aggregati di cellule tumorali organizzati tridimensionalmente, per poter rappresentare anche la struttura interna della massa tumorale) e matrice extra cellulare (la sostanza strutturata in cui sono immerse le cellule nei tessuti del corpo). Sulla base del profilo clinico e molecolare nel modello (che conserverà le caratteristiche specifiche di ogni paziente) verranno valutati diversi farmaci, così da poter selezionare quello più adatto al singolo caso. I risultati contribuiranno a migliorare il percorso terapeutico scelto dall’oncologo, al fine di trattare la paziente nel modo più efficace.
Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova
Il carcinoma ovarico sieroso di alto grado è uno dei tumori più difficili da trattare e la sua prognosi rimane infausta. A oggi non esistono modelli preclinici utili per valutare, per ogni singola paziente, quale possa essere il farmaco più efficace. Per questo motivo, l’obiettivo del progetto sarà quello di sviluppare un modello di studio in laboratorio, completamente derivato dal singolo paziente, a partire dalla biopsia operatoria. Il modello integrerà tra loro organoidi (cioè aggregati di cellule tumorali organizzati tridimensionalmente, per poter rappresentare anche la struttura interna della massa tumorale) e matrice extra cellulare (ovvero la sostanza in cui sono immerse le cellule nei tessuti del corpo).
Sulla base del profilo clinico e molecolare nel modello (che conserverà le caratteristiche specifiche di ogni paziente), verranno poi valutati diversi farmaci: in questo modo, sarà possibile selezionare quello più adatto al singolo caso. I risultati contribuiranno a migliorare il percorso terapeutico scelto dall’oncologo, al fine di trattare la paziente nel modo più efficace.
Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova