Lorentino Francesca

NOTE BIOGRAFICHE

  • Nata a Erice (TP) nel 1986
  • Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università Università Vita-Salute San Raffaele
  • PhD in Ematologia presso l’Università Università Vita-Salute San Raffaele


Nel microbioma cerco i «segreti» del trapianto di midollo osseo (leggi l'intervista)

2019

Guardare il microbioma per prevedere il successo del trapianto

Il trapianto di midollo osseo rappresenta l'unica strategia terapeutica per molte forme di tumore ematologico. Secondo recenti studi la composizione del microbioma intestinale (l’insieme dei batteri che costituisce la cosiddetta flora batterica) sembra funzionare come marcatore precoce in grado di prevedere il rischio di mortalità post trapianto. In particolare sembra esistere una correlazione tra alcune popolazioni batteriche della flora intestinale e lo sviluppo di grave sepsi, malattia del trapianto contro l'ospite (GvHD acuta) e mortalità generale.

L'obiettivo del progetto è confermare di questi risultati su un campione più ampio di pazienti per riuscire a valutare in modo più preciso il rischio di complicanze precoci e tardive post trapianto. Lo studio prevede il prelievo di campioni della flora intestinale provenienti da pazienti per studiare il microbioma attraverso sequenziamento metagenomico (cioè studiare il genoma della popolazione batterica presente). I prelievi inizieranno dal periodo pre-operatorio e proseguiranno fino a 1 anno post trapianto, permettendo anche analizzare l’insorgenza tardiva di malattie, come la GvHD cronica o la recidiva di malattia.

Obiettivo del progetto è confermare se il microbioma intestinale sia un marcatore affidabile per prevedere lo sviluppo di complicanze post trapianto.

Dove svilupperà il progetto:

IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano

Area

Oncologia
Torna a inizio pagina