Corsi Francesca

Note biografiche:

  • Nata a Roma nel 1991
  • Laureata in Biotecnologie Industriali presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
  • PhD in Materials for Health, Environment and Energy presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"

2024

Nanozimi per migliorare la chemioterapia contro il tumore prostatico avanzato

Obiettivo: sviluppare e validare delle nanoparticelle (nanozimi) per aumentare l’efficacia della chemioterapia contro il tumore della prostata metastatico.

Il tumore della prostata metastatico resistente alla deprivazione degli androgeni (la terapia di prima linea, volta ad affamare il tumore) viene spesso trattato con la chemioterapia. Purtroppo questa terapia non è efficace completamente efficace, e le cellule tumorali sopravvissute attivano alcuni cambiamenti molecolari che aumentano la malignità della neoplasia, favorendone la “rigenerazione” e la progressione. Studi recenti hanno scoperto che questo fenomeno può essere contrastato dalle nanoparticelle di ossido di cerio, chiamate nanozimi, che simulano l’attività di alcuni enzimi naturalmente presenti nelle cellule. I nanozimi possono “intercettare” e modificare i messaggi che le cellule tumorali si scambiano per stimolare la rigenerazione e sopravvivere.

Obiettivo della ricerca sarà valutare l’efficacia antitumorale della combinazione di nanozimi e farmaci chemioterapici, usando colture tridimensionali (in vitro) che ricreano il complesso ambiente tumorale (cellule tumorali, immunitarie, tessuti adiacenti il tumore…). Usare i nanozimi per “aiutare” la chemioterapia potrebbe migliorare l’efficacia delle terapie e stabilizzarne gli effetti nel tempo, offrendo nuove soluzioni per il tumore della prostata metastatico.

Dove si svilupperà la ricerca:

Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"

Area

Oncologia

2023

Nanotecnologie per prevenire la resistenza alla chemioterapia nel tumore prostatico

La ricerca sulle nanotecnologie ha ricadute anche per la ricerca biomedica e può fornire nuove soluzioni tecniche a gravi problemi medici, come nel caso delle recidive di tumore prostatico dopo la chemioterapia. Oggi l’obiettivo dei farmaci chemioterapici è eliminare le cellule tumorali riducendo le dimensioni del tumore; alcune cellule cancerose, tuttavia, possono sopravvivere e attivare dei cambiamenti a livello molecolare che ne aumentano la malignità e favoriscono la rigenerazione del tumore. Studi recenti hanno mostrato che questo fenomeno di rigenerazione, responsabile delle recidive tumorali, può essere contrastato usando la nanoceria: si tratta di un agente nanotecnologico che riesce a intercettare e modificare i messaggi che le cellule tumorali si scambiano – e che spingono il tumore a riformarsi. Obiettivo del progetto sarà mettere a punto un sistema che leghi i chemioterapici alla nanoceria, in modo che possano agire congiuntamente: in questo modo sarà possibile combinare l’azione dei chemioterapici con l’attività “anti-rigenerativa” della nanoceria. Quest’ultima, inoltre, potrebbe indirizzare il farmaco al tumore, salvaguardando i tessuti sani.

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"

Area

Oncologia
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