NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Varese nel 1983
- Laureata in Biologia Molecolare della Cellula all’Università degli Studi di Milano
- PhD in Life and Biomolecular Sciences all’Open University, Milton Keynes (UK)
Il tumore della tiroide è in continuo aumento. Il carcinoma papillare della tiroide (PTC) è il tipo più comune fra i tumori tiroidei ed è trattato con rimozione chirurgica, seguita nei casi più aggressivi da trattamento con iodio radioattivo, detto anche radio-iodio. L’uso del radio-iodio sfrutta la capacità delle cellule tiroidee di captare lo iodio, necessario per la produzione di ormoni tiroidei. Proprio per la sua specificità, tale trattamento è particolarmente efficace in questo tipo di tumori ed è utilizzato al posto della classica radioterapia.
Sebbene per la maggior parte dei casi l’approccio combinato di chirurgia e radio-iodio risulti curativo, alcuni pazienti non rispondono al radio-iodio e sviluppano forme tumorali più aggressive o malattia recidiva. Per questi pazienti, definiti resistenti, ad oggi non esistono ancora cure efficaci. Il progetto ha l’obiettivo di studiare e confrontare i profili di espressione genica di tumori PTC resistenti o sensibili al radio-iodio, al fine di identificare geni e microRNA (piccoli RNA che regolano l’espressione dei geni) espressi in modo diverso fra i tumori che non rispondono e quelli che rispondono a questo tipo di trattamento.
Lo scopo finale è quello di individuare da un lato nuovi bersagli per lo sviluppo di strategie terapeutiche alternative per i pazienti resistenti al radio-iodio, e dall’altro marcatori utili per l’identificazione di quei pazienti che effettivamente potranno trarre beneficio dal trattamento con radio-iodio.
Istituto Nazionale dei Tumori, Milano