Puliga Elisabetta

Note biografiche:

  • Nata a Iglesias (SU) nel 1990
  • Laureata in Biologia Cellulare e Molecolare presso l’Università degli Studi di Cagliari
  • PhD in Medicina Traslazionale presso l’Università degli Studi di Cagliari

2024

Gli inibitori di PARP per eliminare le cellule persistenti nel tumore gastrico

Obiettivo: sperimentare l’utilizzo dei farmaci inibitori di PARP nelle cellule “persistenti” di tumore gastrico per ridurre le recidive e lo sviluppo di resistenza alle terapie. La sfida più grande per migliorare la prognosi dei pazienti oncologici è quella di contrastare la resistenza dei tumori ai farmaci. Spesso, anche le terapie più efficaci non sono in grado di debellare completamente i tumori che, a distanza di tempo, possono riapparire e causare recidive. All’origine della ripresa della malattia c’è una piccola popolazione di cellule tumorali, definite cellule persistenti, che per proteggersi dal trattamento entrano in uno stato di “letargo” (quiescenza) in cui non si moltiplicano.

Obiettivo della ricerca sarà identificare “i punti deboli” delle cellule persistenti nel tumore gastrico, per sviluppare terapie mirate volte a eliminarle. Risultati preliminari hanno dimostrato che le cellule tumorali gastriche sono in grado di inattivare i geni coinvolti nel sistema di riparazione del DNA – un meccanismo corregge le alterazioni del nostro patrimonio genetico – diventando sensibili all’azione dei farmaci chiamati inibitori di PARP. Verrà valutata l’efficacia di questi farmaci per il trattamento del tumore gastrico e nell’eradicazione delle cellule persistenti per sviluppare una terapia che impedisca la comparsa di recidive e l’insorgenza di resistenze.

Dove si svilupperà la ricerca:

Istituto di Candiolo - Fondazione del Piemonte per l'Oncologia – IRCCS, Torino

Area

Oncologia

2023

Studio delle cellule persistenti nel tumore gastrico per ridurre le recidive

La sfida più grande per migliorare la prognosi dei pazienti oncologici è quella di contrastare la resistenza dei tumori ai farmaci. Spesso, anche le terapie più efficaci non sono in grado di debellare completamente i tumori, che a distanza di tempo dal trattamento possono riapparire e dare origine alle cosiddette recidive. All’origine di queste riprese di malattia c’è una piccola popolazione di cellule tumorali definite cellule persistenti che, per proteggersi dal trattamento, smettono di crescere ed entrano in uno stato di quiescenza – una sorta di “letargo”. Dopo la sospensione del farmaco, le cellule persistenti possono risvegliarsi dal loro stato dormiente e dare origine alla recidiva. Al tempo stesso, durante il periodo di quiescenza, queste cellule possono acquisire alterazioni nei geni in grado di renderle irreversibilmente resistenti alla terapia.

Obiettivo del progetto sarà studiare le cellule persistenti del tumore gastrico, una forma di neoplasia che presenta molte resistenze alla chemioterapia e recidive. La caratterizzazione di queste cellule (analisi e catalogazione) permetterà di sviluppare nuove strategie terapeutiche in grado di ritardare o eliminare la ricomparsa del tumore.

Dove svolgerà il progetto:

Istituto di Candiolo - Fondazione del Piemonte per l'Oncologia - IRCCS, Torino 

Area

Oncologia
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