NOTE BIOGRAFICHE
• Nata a Genova 1983
• Laureata in Biologia Cellulare e Molecolare presso l'Università degli Studi di Genova
• PhD in Immunologia Sperimentale Clinica presso l'Università degli Studi di Genova
• Nata a Genova 1983
• Laureata in Biologia Cellulare e Molecolare presso l'Università degli Studi di Genova
• PhD in Immunologia Sperimentale Clinica presso l'Università degli Studi di Genova
I neutrofili, i globuli bianchi più abbondanti nel sangue, sono normalmente deputati a difendere l’organismo dalle infezioni. Alcune sostanze rilasciate dai tumori, tuttavia, alterano le funzioni dei neutrofili e li riprogrammano in cellule capaci di favorire la crescita neoplastica.
L’adenocarcinoma duttale del pancreas (PDAC) non fa eccezione, e l’aumento del numero di neutrofili è associato a una prognosi peggiore. Purtroppo esistono altre malattie in grado di aumentare la presenza dei globuli bianchi, e quindi, attualmente, non è possibile considerarli come marcatori specifici per monitorare la progressione del tumore.
Obiettivo del progetto sarà identificare nuovi marcatori capaci di discriminare le alterazioni dei neutrofili che sono indotte in modo specifico dal PDAC. Per questo motivo, verranno analizzati i neutrofili provenienti da pazienti, isolando le cellule presenti nel sangue oppure prelevandole dal tumore.
In questo modo sarà possibile creare una sorta di “carta d’identità” dei neutrofili, identificando i geni “accesi” o “spenti”, e queste informazioni aiuteranno nello sviluppo di tecniche per la diagnosi precoce nei pazienti con PDAC.
Dove svilupperà il progetto: IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano
IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano
Le neoplasie intraduttali papillari mucinose (IPMN) sono cisti pancreatiche che possono progredire in cancro del pancreas, più precisamente nell'adenocarcinoma duttale (PDAC).
Ad oggi non ci sono marcatori in grado di prevedere quali IPMN a basso rischio avranno un decorso maligno, e che quindi consentano di individuare i pazienti che beneficerebbero della resezione chirurgica. L’aumento del numero di neutrofili (i globuli bianchi più abbondanti nel sangue) in pazienti con PDAC e IPMN di alto grado è associato a un esito infausto. I tumori infatti producono molecole che possono “riprogrammare” i neutrofili, alterandone produzione, attività genica e funzioni per sostenere la crescita neoplastica.
In questo progetto verrà usato un approccio genomico per definire i comportamenti dei neutrofili in pazienti con IPMN e PDAC, e per capire se il profilo dei geni “accesi e spenti” nei neutrofili sia predittivo della probabilità che le IPMN a basso grado progrediscano in forme maligne. Questo studio potrebbe rivelare i meccanismi della riprogrammazione dei neutrofili nel cancro, e fornire nuovi strumenti diagnostici per la gestione di IPMN/PDAC.
IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano