NOTE BIOGRAFICHE:
- Nata a Torino nel 1982
- Laureato in Neuropsicologia e Scienze Cognitive presso l’Università degli Studi di Torino
- PhD in Neuroscienze Sperimentali presso l’Università degli Studi di Torino
La malattia di Parkinson è una malattia cronica, caratterizzata dalla progressiva degenerazione dei neuroni dopaminergici. I pazienti presentano diversi sintomi, tra cui tremore a riposo, lentezza nel movimento, rigidità e fatica. Attualmente il trattamento farmacologico di eccellenza prevede il LevoDopa, somministrato per aumentare la concentrazione di dopamina e ridurre i sintomi.
Tale trattamento, prolungato nel tempo, porta diversi effetti collaterali. Come evidenziato da recenti ricerche, diversi fattori psicologici, come le aspettative positive o negative del paziente, hanno un notevole impatto sull’efficacia di una terapia farmacologica. Per esempio, quando un paziente non si aspetta di ricevere un trattamento farmacologico, l’efficacia dello stesso è ridotta. L’obiettivo del progetto consiste nel trovare strategie per ridurre la terapia farmacologica manipolando le aspettative dei pazienti riguardo gli effetti della terapia.
L’efficacia di tali strategie di riduzione farmacologica, documentata con misure cliniche, elettrofisiologiche e comportamentali, da un lato potrà aumentare le conoscenze riguardo l’importanza dei meccanismi psicologici sull’efficacia di una terapia, dall’altro lato potrà portare ad un miglioramento del trattamento nei pazienti con malattia di Parkinson.
Il progetto consiste nel trovare strategie per migliorare l’efficacia della terapia farmacologica antiparkinsoniana agendo su meccanismi psicologici.
Università degli Studi di Torino