NOTE BIOGRAFICHE
• Nata a Saronno (VA) nel 1982
• Laureata in Biologia applicata alla ricerca biomedica all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Medicina Molecolare e Traslazionale all’Università degli Studi di Milano
• Nata a Saronno (VA) nel 1982
• Laureata in Biologia applicata alla ricerca biomedica all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Medicina Molecolare e Traslazionale all’Università degli Studi di Milano
I tumori neuroendocrini polmonari comprendono diverse neoplasie, che vanno dai carcinoidi a basso grado di aggressività ai microcitomi ad alto grado di malignità. Ad oggi non vi è un’adeguata terapia farmacologica e l’operazione chirurgica rimane il trattamento di prima scelta. Diversi studi supportano il ruolo cruciale di una proteina del citoscheletro, Filamina A, nel processo tumorale e metastatico. In particolare, Filamina A è coinvolta in diversi eventi cellulari cruciali legati alla progressione tumorale, come la proliferazione, l’angiogenesi, la migrazione e l’adesione cellulare, interagendo anche con svariate proteine implicate nel processo metastatico ( Integrine, VEGF, proteine piccole GTPasi). È stato dimostrato che un’importante piccola GTPasi, Rap1, implicata nella migrazione e nell’angiogenesi, interagisce con la Filamina , suggerendo un suo possibile ruolo nel mediare gli effetti di Rap1. Finora, non vi sono studi relativi al ruolo della Filamina A nell’aggressività dei tumori neuroendocrini polmonari, perciò lo scopo del progetto è di definire la sua espressione nei differenti stadi, valutare il suo ruolo nel controllo della motilità cellulare, crescita e angiogenesi, indagando anche la possibile interazione con Rap1. L’obiettivo finale è quello di comprendere i meccanismi molecolari alla base dello sviluppo e dell’aggressività dei tumori neuroendocrini polmonari. Il possibile coinvolgimento della Filamina A potrebbe non solo fornire un nuovo indicatore diagnostico e prognostico, ma diventare anche un possibile target terapeutico.
Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI)