Note biografiche:
- Nata a Tivoli (RM) nel 1986
- Laureata in Biotecnologie mediche presso L’Università la Sapienza, Roma
- PhD in Pasteurian Sciences presso L’Università la Sapienza, Roma
L’incidenza del tumore testa-collo sta crescendo negli ultimi anni. Uno dei fattori che scatenano la malattia, oltre a fumo e alcol, è la presenza del virus del papilloma umano (HPV); alcuni ceppi sono oncogenici, cioè favoriscono la trasformazione delle cellule della mucosa boccale sane in cellule anomale e tumorali. Studi recenti hanno mostrato che il monitoraggio del materiale genetico del virus (prodotto dalle cellule infettate) nel sangue può dare informazioni sull’andamento della malattia. Inoltre, diverse analisi hanno dimostrato che l’attivazione del sistema immunitario, in particolare dei linfociti T, è in grado di contrastare l’infezione da HPV e quindi aiutare a prevenire, in parte, lo sviluppo del tumore testa-collo. Obiettivo della ricerca sarà valutare i livelli di DNA virale nel sangue dei pazienti e studiare i linfociti T a livello molecolare e fenotipico (cioè come “appaiono” e come si comportano), per capire se uno di questi fattori – o la loro combinazione – possano predire l’andamento della malattia.
Fondazione Santa Lucia, Roma