Studio di tumori prostatici mediante il piruvato iperpolarizzato
Negli ultimi vent'anni la misurazione del Psa (Antigene Prostatico Specifico) nel sangue ha consentito di aumentare notevolmente il numero di diagnosi in fase precoce dei tumori prostatici. In base alla successiva caratterizzazione del tumore viene poi stabilito il trattamento più efficace. L’esito del trattamento è strettamente legato alla precisione della diagnosi e della caratterizzazione del tumore, nonché alla valutazione passo dopo passo degli effetti della terapia scelta.
Scopo del progetto è l’uso del piruvato, una molecola di fondamentale importanza in molti processi cellulari, come sonda che permetta di visualizzare le variazioni nel metabolismo delle cellule cancerose. La conversione metabolica del piruvato potrà essere osservata mediante l’uso della risonanza magnetica, la cui sensibilità è incrementata di migliaia di volte grazie ad un’innovativa tecnologia: l’iperpolarizzazione mediante paraidrogeno.
Il piruvato iperpolarizzato è già stato usato in studi clinici con esiti molto promettenti, ma la complessità tecnica, l’elevato costo e i tempi di produzione hanno finora compromesso la diffusione di questo metodo diagnostico. L’uso del paraidrogeno consente una produzione semplice, veloce ed economica del campione che in seguito agli opportuni miglioramenti permetterà una diffusione maggiore di questo potente mezzo di indagine metabolica.
Lo studio vuole ottimizzare una tecnica diagnostica per il tumore prostatico basata sull’analisi del metabolismo delle cellule cancerose.
Dove svilupperà il progetto:
Università degli Studi di Torino