Obesità materna, microbioma e neurosviluppo del bambino
L’obesità durante la gravidanza, la cui incidenza è aumentata drammaticamente negli ultimi anni, rappresenta un fattore di rischio rilevante anche per la salute del nascituro. L’esposizione del feto a un ambiente metabolicamente sfavorevole sembra essere correlato ad un aumento nel rischio di sviluppare malattie mentali in età adulta. Un’ipotesi è che gli squilibri metabolici in utero determinino un’alterazione della microflora intestinale durante i primi mesi di vita del nuovo nato, che a sua volta influenzi lo sviluppo neurocognitivo del bambino.
L’obiettivo del progetto sarà di valutare come l’esposizione del bambino a un ambiente intrauterino alterato (per obesità e iperglicemia) influenzi successivamente la sua microflora e la rispettiva azione sul cervello, e in particolare quali ceppi batterici esercitino un ruolo avverso o protettivo sullo sviluppo del sistema nervoso centrale durante il primo anno di vita. A questo scopo la microflora fecale di bambini figli di donne soggette a obesità verrà analizzata alla nascita, a 6 e a 12 mesi di vita, per individuare eventuali ceppi batterici in grado di predire il neurosviluppo del bambino (misurato con test cognitivo fino ai 3 anni di età).
Dimostrare l’esistenza di una causa precoce di rischio cognitivo nei figli di donne affette da obesità, dovuta ad una modulazione dell’asse microflora-intestino-cervello, potrà determinare lo sviluppo di strategie preventive come interventi dietetici basati sulla composizione della microflora.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO
Consiglio Superiore per la Ricerca Scientifica, Valencia, Spagna