Poli Elena

NOTE BIOGRAFICHE: 

Note biografiche:

  • Nata a Asiago (VI) nel 1985
  • Laureata in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Padova
  • PhD in Medicina dello Sviluppo e Scienze della Programmazione Sanitaria presso l’Università degli Studi di Padova

2023

Il ruolo di FGF8 nelle recidive del rabdomiosarcoma alveolare

Il rabdomiosarcoma alveolare (RMSA) è un sarcoma pediatrico altamente aggressivo, caratterizzato da un elevato tasso di ricaduta entro i primi tre anni dalla diagnosi. Nei casi di recidiva la prognosi è infausta e non esistono terapie alternative da impiegare. Recentemente, è stato dimostrato che il fattore di crescita fibroblastica 8 (FGF8) svolge un ruolo chiave nella progressione del RMSA. FGF8 è presente in quantità elevate nelle recidive di RMSA, dove promuove la crescita e la migrazione delle cellule del tumore. Inoltre, l’insorgenza di recidive è attribuita alla presenza di cellule staminali tumorali all’interno della massa, insensibili e resistenti alla chemioterapia. Obiettivo del progetto sarà studiare il ruolo di FGF8 nel mantenimento delle cellule staminali nel rabdomiosarcoma alveolare pediatrico, confermando i primi dati emersi in questa direzione. In particolare, verrà verificata l’ipotesi per cui FGF8 sia in grado di prevenire l’apoptosi (morte cellulare) indotta dai farmaci, riparare il DNA danneggiato delle cellule tumorali e permetta al RMSA di evadere il sistema immunitario. I risultati di questo studio permetteranno di comprendere meglio il ruolo di FGF8 nelle recidive di RMSA e, possibilmente, di bloccarne l’attività.

Dove svilupperà il progetto:

Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, Padova

Area

Oncologia

2022

Anticorpi neutralizzanti contro FGF8 per colpire il rabdomiosarcoma

Il rabdomiosarcoma (RMS) è il più frequente tumore dei tessuti molli in età pedia-trica, e può presentarsi in forme molto aggressive. Il 30% dei bambini colpiti non risponde alle terapie o sviluppa una recidiva, e in questi casi la prognosi è infau-sta. Precedenti studi hanno dimostrato che una elevata presenza di auto-anticorpi contro FGF8 (un fattore di crescita dei fibroblasti) è correlata a una migliore so-pravvivenza nel RMS: quando il corpo produce anticorpi diretti contro questa pro-teina, la prognosi è migliore. Questi risultati sono stati confermati anche in vivo, grazie a un modello animale di topo con RMS, dove FGF8 ha mostrato un ruolo chiave nello sviluppo della neoplasia. Obiettivo del progetto sarà studiare FGF8 come nuovo bersaglio terapeutico, sfrut-tando la risposta anticorpale nei pazienti con RMS che hanno risposto alla terapia e sono in remissione completa. Sarà analizzato il coinvolgimento di FGF8 nei fe-nomeni di recidiva e saranno riprodotti in vitro gli anticorpi anti-FGF8 trovati nei pazienti: la loro capacità neutralizzante (cioè di contrastare tumore) sarà speri-mentata su cellule resistenti alle terapie. I risultati di questo studio costituiranno un primo passo per l’impiego di anticorpi anti-FGF8 nei bambini con RMS che non rispondono alla chemioterapia.

Dove svilupperà il progetto

Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Padova

2021

Identificazione degli antigeni nel rabdomiosarcoma per lo sviluppo di nuove terapie

Il rabdomiosarcoma (RMS) è il più frequente tumore dei “tessuti molli” (muscoli, legamenti, cartilagini, adipe) in età pediatrica, e può presentarsi in forme molto aggressive. Un approccio terapeutico innovativo ed efficace è rappresentato dall’immunoterapia, che potenzia la capacità del sistema immunitario di riconoscere il tumore ed eliminarlo. Le cellule neoplastiche, infatti, presentano alcune molecole specifiche (chiamate antigeni) che permettono al nostro organismo di riconoscerle come estranee.

Obiettivo del progetto sarà studiare la risposta immunitaria contro il RMS dal punto di vista molecolare mediante tecniche di immunoproteomica (che permettono di individuare gli antigeni in grado di stimolare il sistema immunitario) e di sequenziamento – una sorta di “lettura” dei geni attivi nel tumore. Identificare le molecole capaci di stimolare in maniera efficace la risposta immunitaria rappresenta un passo importante per lo sviluppo di nuovi trattamenti immunoterapici contro il rabdomiosarcoma.

 

Dove svilupperà il progetto:

Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Padova

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