Note biografiche:
• Nato a Zevio (VR) nel 1988
• Laureato in Biologia Sanitaria presso l’Università degli Studi di Padova
• PhD in Biochimica e Biofisica presso l’Università degli Studi di Padova
• Nato a Zevio (VR) nel 1988
• Laureato in Biologia Sanitaria presso l’Università degli Studi di Padova
• PhD in Biochimica e Biofisica presso l’Università degli Studi di Padova
La doxorubicina è uno dei chemioterapici più efficaci, nonostante possa avere un effetto tossico sul cuore. Nella pratica clinica, i pazienti trarrebbero grande benefi-cio se si fosse in grado di prevedere la loro predisposizione al danno cardiaco pri-ma che questo avvenga. Diversi studi hanno dimostrato che la doxorubicina altera i livelli fisiologici della proteina Quaking (QKI). QKI, a sua volta, regola il livello di attività di alcuni geni importanti per lo sviluppo e la funzionalità del cuore in modello animale. Obiettivo del progetto sarà traslare queste informazioni, valide in un modello ani-male, anche nell’essere umano. Verranno impiegate colture tridimensionali, otte-nute da cellule di sangue periferico prelevato da pazienti, organizzate in modo da costituire dei modelli di “mini-cuori” chiamati organoidi. Infine, gli organoidi verranno trattati con doxorubicina, analizzando il suo profilo tossico, l’alterazione di QKI e dei geni da essa controllati. I mini-cuori saranno quindi utilizzati per speri-mentare chemioterapici alternativi alla doxorubicina e trattamenti cardioprotettivi. Verrà sviluppato così uno strumento che potrebbe contribuire a individuare una terapia personalizzata per i pazienti più sensibili.
Università degli Studi di Padova