Note biografiche:
- Nata a Vasto (CH) nel 1982
- Laureata in Scienze Biologiche Sanitarie presso Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- PhD in Oncologia e Patologia Sperimentale presso Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Il carcinoma ovarico sieroso di alto grado (HGSOC) è spesso associato a prognosi infausta: questo accade, in particolare, perché oltre l’80% dei casi viene diagnosticato in fase avanzata quando sono già presenti metastasi. Lo standard di cura per le pazienti con HGSOC consiste nella rimozione chirurgica del tumore seguita da chemioterapia. Sfortunatamente, la terapia è inefficace nel 15% delle pazienti, e gran parte dei tumori che si ripresentano dopo un’iniziale remissione sviluppano resistenze alla chemioterapia. Oggi esistono nuove alternative terapeutiche per questo tumore, ma mancano dei marcatori biologici in grado di predirne l’aggressività e il decorso, limitando la possibilità di selezionare il migliore trattamento per ciascuna paziente. Uno studio preliminare ha osservato come il gene RPL8 risulti alterato in un terzo dei casi di HGSOC e sia associato a una maggiore aggressività del tumore.
Obiettivo del progetto sarò chiarire se il gene RPL8 abbia il potenziale per diventare un nuovo marcatore biologico nel tumore ovarico sieroso di alto grado, utile a predire l’esito della malattia e a identificare il trattamento più efficace per ogni paziente.
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna