NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Savona nel 1978
- Laureata in Biologia presso l’Università degli Studi di Genova
- PhD in Patologia Clinica presso l’Università degli Studi di Genova
Neuroblastoma, potenziare la chemioterapia con i microRna (leggi l'intervista)
Neuroblastoma, potenziare la chemioterapia con i microRna (leggi l'intervista)
Il neuroblastoma è un tumore pediatrico caratterizzato da una vasta variabilità clinica e da un decorso spesso infausto. Nonostante le terapie intensive, i pazienti con malattia avanzata manifestano ricadute e resistenza alla chemioterapia: diventa perciò essenziale la progettazione di terapie più efficaci. La notevole diversità genetica del neuroblastoma dipende dall'interazione di diverse proteine che promuovono o sopprimono il processo di tumorigenesi. Tra i “soppressori tumorali” esistono inoltre anche piccoli RNA (detti microRna).
È possibile mettere a punto nuove strategie terapeutiche basate sull'interferenza a Rna, un meccanismo fisiologico della cellula che può essere sfruttato per spegnere geni oncogeni introducendo piccoli frammenti RNA (detti siRna), oppure strategie che ripristinino specifici microRna diretti contro alcuni oncogeni noti.
Il progetto punta a sviluppare vescicole lipidiche, chiamate liposomi, capaci di intrappolare siRna e/o microRna e rilasciarli direttamente sulle cellule tumorali legando alla loro superficie degli anticorpi specifici per le cellule maligne. Una volta testate, le preparazioni più efficaci verranno utilizzate in combinazione con gli agenti chemioterapici usati durante il trattamento di prima linea dei pazienti affetti da neuroblastoma per potenziarne l’efficacia e ridurne la tossicità.
L’obiettivo della ricerca è mettere a punto una tecnica basata su piccoli Rna per potenziare gli effetti della chemioterapia per il neuroblastoma pediatrico.
Istituto Giannina Gaslini, Genova