Correlazione tra metabolismo lipidico e resistenza al cisplatino nel carcinoma ovarico
Nonostante i progressi degli ultimi decenni, la resistenza farmacologica al trattamento chemioterapico è una delle principali cause che determinano il fallimento della terapia antitumorale. Il cisplatino è un noto agente chemioterapico utilizzato nel trattamento di numerosi tumori solidi. Purtroppo, nonostante la sua efficacia sia ampiamente riconosciuta, il suo utilizzo in terapia è limitato dalla gravità dei suoi effetti collaterali e dall’insorgenza della farmaco-resistenza, i cui meccanismi non sono ancora del tutto conosciuti. Recenti studi hanno dimostrato come, tra i vari meccanismi coinvolti nella resistenza, anche l’alterazione del metabolismo energetico possa essere un fattore scatenante. È dimostrato che, a differenza delle cellule sensibili al trattamento, le cellule di carcinoma ovarico resistenti al cisplatino utilizzano preferenzialmente il metabolismo lipidico (rispetto a quello degli zuccheri) per una più rapida proliferazione cellulare.
Pertanto, l'obiettivo principale di questo progetto è quello di studiare il metabolismo dei lipidi in diverse linee cellulari resistenti al cisplatino, al fine di identificare meccanismi cruciali per la sopravvivenza delle cellule resistenti che possano essere utilizzati come bersagli per ripristinare l'attività del farmaco. I risultati così generati porteranno all’identificazione di nuove terapie d’associazione capaci di prevenire l’insorgenza della resistenza, aumentando quindi l’aspettativa di vita del paziente.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO
Università degli Studi di Padova