NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a Ravenna nel 1984
- Laureata in Medicina e Chirurgia presso Università degli studi di Bologna
- Specializzazione in Chirurgia Generale presso Università degli Studi di Verona
Il tumore mammario è la neoplasia più frequente nella donna: nel mondo occidentale, si stima che 1 donna su 8 si ammalerà di cancro al seno nel corso della vita. Nella maggioranza dei casi ha un’insorgenza sporadica, ma esiste una percentuale (inferiore al 10%) associata a mutazioni genetiche. In particolare, è ben nota l’associazione tra mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 e l’aumentato rischio di tumore mammario ed ovarico. Ciò porta a considerare maggiormente la mastectomia bilaterale in caso di predisposizione genetica, per abbattere le probabilità di ammalarsi di tumore, grazie anche ai moderni approcci chirurgici che permettono di avere risultati estetici sempre migliori. In questo studio ci si concentrerà primariamente sulla mastectomia controlaterale nelle donne portatrici di mutazione BRCA1-BRCA2 che hanno già avuto un tumore mammario. In particolare si vuole comprendere il reale beneficio della mastectomia profilattica e capire le tempistiche ottimali per la sua esecuzione, tenendo conto anche degli eventuali trattamenti sistemici e locali già ricevuti dalla paziente.
Scopo del progetto è valutare se e quando avvalersi della mastectomia controlaterale preventiva nelle portatrici di mutazione BRCA già colpite da tumore.
Istituto Europeo di Oncologia, Milano