Romani Chiara

NOTE BIOGRAFICHE:

  • Nata a Cremona nel 1976
  • Laureata in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche presso l’Università degli Studi di Milano
  • PhD in Medicina molecolare e traslazionale presso l’Università degli Studi di Milano

2019

Il potenziale metastatico dei carcinomi ovarici “claudin-low

Il contatto tra le cellule nei tessuti è mediato da molecole di adesione tra cui le claudine, caratteristiche dei tessuti epiteliali, che regolano il passaggio di informazioni tra le cellule. Studi recenti hanno evidenziato, tra i carcinomi del seno e della vescica, alcuni sottotipi tumorali con un quantitativo ridotto o nullo di claudine (chiamati “claudin-low), caratterizzati da una maggiore aggressività biologica.

Tra i tumori ovarici è stato individuato un sottogruppo claudin-low: la ridotta espressione di claudine può essere associata all’insorgenza di metastasi a distanza e ad una prognosi sfavorevole. Lo studio delle metastasi nel tumore ovarico è attualmente complesso a causa della mancanza di consenso sul sito di origine del tumore, che può derivare sia dall'ovaio che dalla tuba di Fallopio. Questo studio si propone di approfondire, a livello molecolare e cellulare, la caratterizzazione del tumore claudin-low dell’ovaio, studiandone in particolar modo l’origine e la capacità di generare metastasi, fondamentale per riuscire a sviluppare strategie che blocchino questo processo.


L’obiettivo è chiarire il tessuto di origine dei tumori dell’ovaio con bassi livelli di molecole dette claudine, e studiarne il comportamento metastatico.

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Brescia

Area

Oncologia

2018

Claudine: nuovi marcatori per la diagnosi dei tumori ovarici

Il contatto tra le cellule nei tessuti è mediato da molecole di adesione tra cui le claudine, caratteristiche dei tessuti epiteliali, che regolano il passaggio di informazioni tra le cellule. Studi recenti hanno evidenziato, tra i carcinomi della mammella e della vescica, alcuni sottotipi tumorali con un quantitativo ridotto o nullo di claudine (chiamati “claudin-low”), caratterizzati da una maggiore aggressività biologica. Tra i tumori ovarici è stato individuato un sottogruppo claudin-low con prognosi sfavorevole: questo progetto si propone di verificare l’effettiva esistenza di questa sottotipo di tumori ovarici, e di definire un set di marcatori utili per identificare il sottogruppo claudin-low mediante analisi immunoistochimica.

Questo pannello di marcatori potrebbe essere inserito nei protocolli di diagnostica o di predizione della risposta farmacologica. I dati molecolari, correlati alle informazioni cliniche, aiuteranno nella comprensione dei meccanismi alla base dello sviluppo e della progressione tumorale. La possibilità di definire il profilo molecolare del tumore e di correlarlo con la prognosi e/o la risposta alla terapia consentirebbe di rivoluzionare l’approccio diagnostico e terapeutico della neoplasia ovarica, che ancora oggi è nella maggior parte dei casi infausta.

Il progetto ha l’obiettivo di identificare un set di marcatori diagnostici e prognostici per uno specifico sottogruppo di tumori ovarici.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:

Università degli Studi di Brescia

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