NOTE BIOGRAFICHE:
- Nata a La Spezia nel 1982 Laureata in Scienze e Tecnologie Biomolecolari all’Università degli Studi di Pisa
- PhD in PatoNeurobiologia alla Scuola Normale Superiore, Pisa
Il glioblastoma multiforme è un tumore cerebrale molto aggressivo: è generalmente fatale e non è in grado di rispondere alle cure attualmente disponibili. Una miglior comprensione delle interazioni tra il glioma e il tessuto neuronale circostante è fondamentale per lo sviluppo di nuove terapie. E’ dimostrato che l'attività neuronale delle regioni peritumorali può svolgere un ruolo di controllo sulla proliferazione maligna suggerendo un’interazione bidirezionale tra il tumore e il tessuto cerebrale circostante. .
Attualmente i cambiamenti fisiologici implicati nella disfunzione indotta dal glioblastoma sono poco noti e non è ancora chiaro il ruolo dell'attività neuronale. In questo progetto, utilizzando un modello murino di glioblastoma, si studierà come il tumore influenza l'attività neuronale e l'espressione genica di specifici sottotipi di cellule neuronali. Si esaminerà la relazione tra crescita tumorale e attività neuronale manipolandola con vari approcci e analizzando poi la proliferazione tumorale. Nel loro insieme questi risultati potrebbero fornire nuove conoscenze nella ricerca sul glioma e potrebbero avere importanti implicazioni terapeutiche per la cura del glioblastoma.
Scopo del progetto è studiare come un tumore cerebrale influenza la vitalità e l'attività neuronale e come quest’ultima favorisce la proliferazione tumorale.
I gliomi sono tumori del sistema nervoso centrale che possono svilupparsi da diverse cellule cerebrali, e fra i quali il glioblastoma multiforme è il più aggressivo. Il tasso medio di sopravvivenza dei pazienti non è molto aumentato negli anni, e si attesta a circa un anno dalla prima diagnosi, anche in seguito a rimozione chirurgica, radioterapia e chemioterapia. C’è pertanto un estremo bisogno di sviluppare nuove strategie terapeutiche per la cura dei gliomi, e quindi di comprendere in maniera più dettagliata la fisiologia di questi tumori.
Il progetto studierà i cambiamenti funzionali che accompagnano la crescita tumorale: utilizzando un modello murino di glioma, si analizzeranno le disfunzioni visive e la comparsa di crisi epilettiche, spesso diagnosticate nei pazienti affetti da queste neoplasie. Si andrà inoltre a testare le potenzialità terapeutiche di CNF1, una tossina batterica che ha dimostrato di avere effetti anti-tumorali e neuro-protettivi. Si verificherà se CNF1 è in grado di recuperare i deficit funzionali indotti dal glioma e di rallentare la crescita del tumore.
Nel suo complesso, questo progetto aiuterà a chiarire le alterazioni funzionali delle aree cerebrali interessate dal tumore e validerà una nuova opzione terapeutica per il trattamento del glioma.
Istituto di Neuroscienze, Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR), Pisa