NOTE BIOGRAFICHE
- Nata a San Pietro Vernotico (BR) nel 1984
- Laureata in Medicina presso l’Università La Sapienza di Roma
- PhD in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare presso l’Università La Sapienza di Roma
Valutare la prognosi in pazienti con scompenso cardiaco è fondamentale per stabilire la giusta terapia, ma è spesso difficile per la complessità della malattia. Sono stati proposti diversi parametri per predire il rischio di morte e ospedalizzazione, e il test cardiopolmonare ne fornisce alcuni importanti. L’approccio più corretto prevede di integrare le informazioni fornite da più parametri, valutati con un punteggio.
La valutazione detta “MECKI score” è l’unica che integra i dati prognostici del test cardiopolmonare con quelli clinici, di laboratorio ed ecocardiografici. Tuttavia i parametri e i punteggi proposti ad oggi, compreso il MECKI, sono stati valutati solo al momento della diagnosi.
Scopo dello studio è verificare se un monitoraggio del paziente nel tempo, che registri le variazioni sulla misurazione iniziale del MECKI score, migliori la valutazione della prognosi nello scompenso cardiaco. I risultati potrebbero fornire un nuovo strumento per rivalutare il rischio dei pazienti con scompenso cardiaco che hanno già una diagnosi e un trattamento, evidenziando quali di essi hanno bisogno di modifiche della terapia.
Centro Cardiologico Monzino, Milano
Valutare la prognosi dei pazienti con scompenso cardiaco è fondamentale per stabilire la giusta terapia, ma è spesso difficile a causa della complessità della malattia. Sono stati proposti diversi parametri per predire il rischio di morte e/o ospedalizzazione, e il test da sforzo cardiopolmonare ne fornisce alcuni importanti. L’approccio più corretto è integrare le informazioni fornite da più parametri stabilendo dei punteggi; il “MECKI score” è l’unico strumento di calcolo del rischio dello scompenso cardiaco che integra i dati prognostici del test cardiopolmonare con quelli clinici, di laboratorio ed ecocardiografici. Tuttavia, i parametri ed i punteggi proposti ad oggi, compreso il MECKI, vengono valutati al momento della diagnosi, e non sappiamo se una seconda valutazione del paziente già in terapia possa fornire informazioni aggiuntive per migliorare la valutazione del rischio. Lo scopo del progetto è verificare se le variazioni della misurazione iniziale del “MECKI score” durante il monitoraggio nel tempo del paziente, migliorino la valutazione della prognosi nello scompenso cardiaco. I risultati del progetto potrebbero fornire un nuovo strumento per rivalutare il rischio dei pazienti con scompenso cardiaco che hanno già una diagnosi e un trattamento, aiutando i medici a capire quali di essi hanno bisogno di modifiche della terapia, riducendo le ospedalizzazioni e la mortalità.
Scopo del progetto è valutare se monitorare i parametri di scompenso cardiaco anche dopo un anno di terapie, migliori la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti.
Centro Cardiologico Monzino di Milano